
Assalto ai bancomat: ci risiamo Esplosione col comando a distanza
di Gaia Papi
Un boato nella notte e un altro sportello bancomat ripulito. Stavolta i ladri avrebbero usato un comando a distanza per far saltare lo sportello automatico della filiale di Chianti Banca a Pieve al Toppo, alle porte della città. Poi la fuga con un bottino che, secondo una prima stima, si aggirerebbe intorno ai ventimola euro. Il colpo è stato messo a segno nella notte tra domenica e lunedì, poco prima delle tre. I malviventi hanno agito con il favore dell’oscurità e hanno scelto uno sportello nella zona industriale, lontano da orecchie e occhi indiscreti. Un particolare che fa pensare a un piano studiato a tavolino.
Infatti nessuno ha sentito il boato o visto il commando entrare in azione per far saltare in aria il bancomat della filiale dell’istituto di credito. Come già avvenuto in altre circostanze, lo sportello automatico è stato fatto esplodere con un ordigno che, con ogni probabilità, è stato fatto detonare con un comando a distanza dai ladri. Una volta aperto un varco grazie all’esplosione, i malviventi hanno finito il lavoro: sono riusciti ad aprire lo sportello e hanno portato via tutto il contante disponibile in cassa.
Un blitz durato pochi minuti, quanto basta per arraffare il contante, poi la banda così come è arrivata se n’è andata senza lasciare traccia. La fuga, probabilmente a bordo di una vettura, è avvenuta nel cuore della notte e ad un’ora in cui in giro non ci sono automobilisti che potrebbero aver visto la scena.
Da una prima valutazione dell’assalto al bancomat, sono ingenti anche i danni alla struttura che ieri è rimasta inaccessibile per consentire agli inquirenti di compiere i dovuti accertamenti per risalire agli autori del colpo. Sul posto hanno operato i carabinieri della stazione di Badia al Pino e i colleghi del nucleo investigativo di Arezzo che hanno dato il via alle indagini. Senza testimoni, molto utili potranno risultare le immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza della banca. I ladri potrebbero aver commesso qualche passo falso o aver tralasciato un dettaglio che in qualche modo potrebbe rivelarsi utile a dare un nome e un volto alla "banda del buco".
Quello della scorsa notte si inserisce in una serie di colpi ai bancomat di istituti di credito e uffici postali che si stanno verificando da giorni in tutta la Toscana. Sabato notte è stato fatto saltare un bancomat delle Poste di Stabbia intorno alle 2,30. Rubati e portati via contanti per una somma complessiva stimata in trentacinquemila euro. Dopo circa due ore dall’assalto al bancomat delle Poste, un nuovo colpo è stato messo a segno a pochi chilometri di distanza. E questa volta i malviventi hanno preso di mira, intorno alle 4,30 l’istituto di credito Banco Bpm. Cassa di Risparmio di Lucca Pisa Livorno.
E ancora: il 27 febbraio banditi "armati" di un gas esplosivo hanno fatto saltare il Postamat delle Poste di Stiava, a Viareggio. Secondo gli inquirenti che stanno indagando sull’assalto di Pieve al Toppo, non ci sarebbe un collegamento con quanto avvenuto domenica notte alle porte di Arezzo, ma la guardia si fa sempre più alta.
Per il momento le piste investigative non escludono l’azione coordinata e pianificata di un commando specializzato negli assalti agli sportelli automatici. Un’ipotesi plausibile se si mette in fila la sequenza dei colpi che nell’arco di pochi giorni hanno interessato diverse zone della regione. Colpi mirati, reiterati e tecnica del "mordi e fuggi": altro particolare che rimanderebbe a una banda di professionisti.