LORO CIUFFENNA
Cronaca

Asfalto sul crinale del Pratomagno. Trekking di protesta contro i lavori

Domani il comitato ha organizzato l’iniziativa lungo la strada bianca che la Regione vuole cambiare

Asfalto sul  crinale del Pratomagno. Trekking di protesta contro i lavori

Asfalto sul crinale del Pratomagno. Trekking di protesta contro i lavori

di Francesco Tozzi

Dopo le assemblee e i sit-in, continua la protesta contro l’asfaltatura della strada di crinale in Pratomagno. Il comitato Pratomagno Senza Asfalto ha infatti indetto per domani a partire dalle 12 un trekking di protesta proprio lungo la strada bianca che la Regione Toscana vorrebbe asfaltare. Il ritrovo è all’incrocio per Bagni di Cetica. Qui convoglieranno due distinte escursioni che partiranno alle 8,30 dal rifugio Secchieta e alle 10 dal tunnel del Pratomagno. Si tratta quindi dell’evento culminante di tutta una serie di iniziative messe in campo negli ultimi mesi da gruppi, associazioni, esperti e accademici che non ritengono che quella prospettata sia la soluzione migliore per valorizzare e tutelare la montagna. Sempre domani, in contemporanea, si terranno in altre zone della Toscana iniziative simili ad opera dei comitati locali che lottano contro lo sviluppo ecologicamente, economicamente e paesaggisticamente insostenibile di aree naturali protette di valore nazionale ed internazionale. Oltre al comitato a difesa del Pratomagno, si muoveranno in simultanea i comitati delle Apuane, della Valle del Serchio, della Montagna Pistoiese e dell’Alto Mugello.

C’è chi si oppone alla costruzione di una strada forestale nel cuore dell’oasi dell’Orrido di Botri, chi alla costruzione della funivia Doganaccia-Corno alle Scale, chi ancora all’impianto industriale eolico di Monte Giogo di Villore e all’ulteriore sfruttamento delle Apuane per l’estrazione del marmo. "Tutti progetti scriteriati e miopi di natura speculativa ai danni delle sempre più rare risorse comuni naturali, ecologiche e paesaggistiche – tuona il coordinamento dei comitati – Interventi decisi a tavolino sulla testa della gente, per il profitto di pochi e ai danni delle generazioni che verranno, ignorando ed aggirando sistematicamente i vincoli delle aree protette e dei piani paesaggistici. Sullo sfondo un’idea diffusa del fare a qualsiasi costo cementificando o asfaltando luoghi fragili per trasformarli in zone dall’aspetto di suburbia e periferia urbana. È necessario che la politica, che rappresenta la comunità, recuperi il governo efficace di proposte che vadano a favore dell’interesse primario della maggioranza".

Il comitato ha organizzato tra fine aprile e i primi di maggio un sit-in a Castel San Niccolò e uno a Reggello, mentre in precedenza ha promosso due assemblee pubbliche a Ponte a Poppi e a Loro. Al disegno di riqualificazione della Regione è stato presentato un documento tecnico d’opposizione firmato da 21 associazioni e 41 esperti del settore. I comitati dicono di sentirsi inascoltati dalle istituzioni. Domani, invece, i riflettori saranno tutti puntati sulla montagna che separa Valdarno e Casentino.