REDAZIONE AREZZO

Arrivano i condomini del cuore. Defibrillatori, aumenta la rete. Impianti a 100 euro a famiglia

In provincia sono 1070 i Dae operativi, 320 solo ad Arezzo che ha il primato toscano di città cardioprotetta. Due nuovi strumenti salvavita donati dai cittadini in via Cimabue. A Le Poggiola taglio del nastro in piazza .

Arrivano i condomini del cuore. Defibrillatori, aumenta la rete. Impianti a 100 euro a famiglia

Sono 1070 in provincia, uno ogni 315 abitanti. E Arezzo svetta tra le città cardioprotette: 320 debrifillatori nel comune capoluogo. Da ieri ce ne sono tre in più: due in via Cimabue e uno a Le Poggiola. Numeri che arricchiscono il primato e sono frutto di donazioni di cittadini, aziende e dell’impegno del Comune per allargare la rete di protezione. Ma la "rivoluzione Dae" passa anche per altre vie, quelle dove affacciano i palazzi e dove il defbrillatore comincia a occupare un posto di rilievo.

Cresce infatti il numero di dispositivi installati nei condomini, a tutela delle famiglie che ci vivono. E se si pensa che, dati alla mano, il 65 per cento delle morti per infarto avviene tra le mura domestiche e sopratutto di notte, è facile comprendere l’importanza e l’urgenza di avere a portata di mano - in questo caso di palazzo - un dispositivo che salva la vita. Un primato tutto aretino. E Massimo Mandò oggi guarda la "sua" creatura e i risultati raggiunti con lo stesso orgoglio con cui un padre osserva il figlio che diventa grande. Il babbo del 118, ora in pensione, è stato l’artefice di un cambio di paradigma non solo nella gestione dell’Emergenza ma pure sulla prevenzione. E la diffusione capillare dei defibrillatori per arrivare a coprire ogni paese e dentro ogni centro abitato, impianti sportivi, strutture di ritrovo e perfino le abitazioni private, è stato per anni un obiettivo prioritario. Oggi raccoglie e condivide i frutti di un seme che ha attecchito in un terreno reso fertile. Potenza della sensibilizzazione, che passa dalle scuole alle istituzioni, al passaparola.

La legge rende obbligatorio il Dae nelle strutture pubbliche e questo ha dato una bella accelerazione, ma il cambio di passo radicale si realizza quando il Dae arriva nei palazzi, o in ogni cxcasa. Il costo di un defibrillatore non supera i mille euro: cifra accessibile, sopratutto se suddivisa tra i condomini. Ad esempio: in un palazzo di dieci appartamenti, ogni famiglia pagherà cento euro. C’è poi l’impegno alla formazione per imparare ad usare il Dae correttamente, ma quando in ballo c’è la vita, un corso di addestramento è una pratica sostenibile oltrechè preziosa.

In via Cimabue i due defibrillatori sono stati donati da un gruppo di cittadini guidati da Lero Lorenzoni, mentre a Le Poggiola nella piazza della frazione, la vicesindaco Tanti insieme agli assessori Alessandro Casi, Monica Manneschi e al consigliere Federico Rossi che ha promosso l’iniziatva, ha inaugurato il dispositivo automatico donato da da una ditta al Comune. Durante la cerimonia, il presidente dell’Ordine degli infermieri Giovanni Grasso ha annunciato che

il 22 aprile (alle 14) presso la sala del circolo parrocchiale parte il corso di formazione BLSD per l’uso corretto del defibrillatore, in collaborazione con l’Ordine e un’agenzia formativa.

Tanti sottolinea che "la comunità può fare la differenza: cittadini promotori di iniziative di interesse diffuso e disponibilità a formare da parte di pubbliche assistenze e Ordine degli infermieri, tutti insieme per la sicurezza di tutti. Arezzo oltre a confermarsi la città più cardioprotetta d’Italia si pone così anche come la città più formata".