REDAZIONE AREZZO

"Due ragazzi d'oro", Sansepolcro li piange

Si erano conosciuti e innamorati al centro commerciale Valtiberino dove entrambi lavoravano. Il dolore di amici e parenti

Marta Chiasserini

Arezzo, 6 settembre 2016 - CI SONO ALMENO due comuni denominatori nella breve vita di Gabriele Ferranti e di Marta Chiasserini: entrambi giovani e belli, entrambi al lavoro al Centro Commerciale Valtiberino di Sansepolcro, lui con la divisa del vigilante, lei con il camice di farmacista. Entrambi morti nell’incrdibile incidente stradale avvenuto domenica sera nei pressi di Pitigliano. Gabriele era nativo e originario di Umbertide, si era sposato giovanissimo e aveva una figlia oggi sedicenne, poi la separazione. E già qualche tempo fa il destino gli aveva inviato un segnale: in un incidente di moto era rimasto seriamente ferito lungo le rampe di Viamaggio.

Da poco Gabriele e Marta si frequentavano e anche quella di domenica era stata la classica gita di un giorno: una puntata al mare sul Tirreno, poi il trasferimento a Pitigliano, dove era in corso di svolgimento una delle tante sagre estive dedicate all’enogastronomia.

C’era un’atmosfera particolare ieri mattina al centro commerciale dove, essendo luned’, erano aperti solo i due bar. «Che dire? Che siamo sgomenti e increduli – hanno detto le rispettive titolari – è impossibile il solo pensare che il nostro vigilante di fiducia non ci sia più. Gabriele era sempre cortese e disponibile, era il nostro angelo custode notturno». Una aggiunge: «Se avevo qualche sospetto, mi rivolgevo a lui anche se non era in servizio». Un ragazzo di assoluta fiducia, quindi.

«Quando sono arrivato nel 2001 lui c’era già – ricorda Gregorio Gregori, che è stato amministratore del Centro Commerciale Valtiberino fino al 2015 – e posso dire che fin da subito l’ho considerato come un figlio. Di lui non ricordo una sola frase fuori luogo o una risposta alterata. Aveva reperibilità h24 e quando scattava l’allarme era il primo ad arrivare sul posto. Le situazioni di emergenza le abbiamo vissute tutte assieme e la notizia della sua morte mi rattrista profondamente».

SUL LATO del centro commerciale orientato verso la vecchia statale 3 bis c’è la farmacia Galardi dove lavorava Marta Chiasserini assieme al padre Piero, dipendente «storico» della stessa farmacia fin da quando era in via XX Settembre, a due passi da piazza Torre di Berta. Quella farmacia che ha avuto appena il tempo di riaprire i battenti, perché ieri pomeriggio dalle 16 alle 20 era di nuovo chiusa per lutto. I colleghi non avevano la forza nemmeno per parlare e hanno preferito tenere un rispettoso silenzio nel ricordo di Marta, alla quale erano affezionatissimi. E allora, le parole scritte da Elena Manenti su Facebook dicono più di qualsiasi altra cosa: «Oggi io nn voglio star male... voglio solo imparare ad avere quella gioia e voglia di vivere ke aveva la Marta…».

Claudio Roselli