Azzerati i contributi d'affitto, risale l'emergenza sfratti

L'anno si era chiuso con 500 richieste e 160 già eseguiti, paura per le conseguenze della decisione del Governo

teoni sunia

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Arezzo, 1 febbraio 2023 - L'anno parte con una tegola per chi già si mal districava tra le impennate di bollette e spesa. La legge di bilancio ha infatti azzerato il contributo per affitto e morosità incolpevole. Così se il 2022 si era chiuso con 500 richieste di sfratto nell’aretino di cui 160 già eseguite, sono molti di più quelli che rischiano adesso alla luce della decisione del Governo. La casa infatti continua a rimanere un’emergenza nella nostra provincia. “L’anno inizia con la forte preoccupazione del sindacato nei confronti dei più deboli - Stefania Teoni, segretaria del Sunia di Arezzo – abbiamo paura che tra caro bollette e taglio al contributo per gli affitti, gli sfratti subiscano un’impennata. Il 2022 si era chiuso con 500 richieste di sfratti, 160 già eseguite a settembre, sono numeri esorbitanti se pensiamo che riguardano migliaia di persone se moltiplichiamo gli sfratti con i numeri dei componenti delle famiglie”. E all’orizzonte nessuna buona notizia. Anzi. La Manovra del governo ha azzerato il contributo affitto nonostante le proteste di Cgil e Sunia.

“In Toscana 22 mila famiglie si trovano senza più aiuti, in regione non arriveranno 20 milioni di euro e 22 mila famiglie non riceveranno più l’aiuto per pagare i canoni di locazione; si assisterà ad un aumento di sfratti per morosità, in aggiunta alle circa 10mila esecuzioni pendenti nella nostra regione – dice il Sunia - un fondo concesso a livello nazionale su determinati parametri per ogni comune capofila che qui viene poi suddiviso e gestito da Arezzo Casa. Il contributo era destinato alle persone, in grandissima parte pensionati e lavoratori, con redditi medio bassi e alloggio in affitto”. Il taglio del fondo per gli affitti rappresenta un colpo durissimo per tantissime famiglie a basso reddito che, grazie a questo contributo riuscivano a far fronte alla rata mensile e che in questi mesi sono costrette a fronteggiare anche una raffica di aumenti su beni primari. “E’ un problema generale perchè il malessere porta malessere, dall’emergenza casa si possono scatenare altre criticità, dalle morosità in aumento ai furti – prosegue Teoni – dobbiamo prevenire il peggio pensando ad una soluzione condivisa con tutte le parti interessate, è un potenziale tsunami che si può ripercuotere su mille altri problemi. Dal 15 al 18 febbraio ci sarà il nostro congresso nazionale e questo è uno dei temi sul tavolo. Si tratta di una guerra tra poveri, che riguarda famiglie, pensionati con una pensione minima ma anche giovani con lavori saltuari o precari. Il caro bollette ha già innescato tante emergenze”.  Il Governo ha respinto gli emendamenti che chiedevano il rifinanziamento del fondo di sostegno. In questo modo sono stati colpiti gli inquilini con Isee inferiore a 17mila euro e messi in difficoltà i proprietari che hanno ricevuto puntualmente il pagamento del canone grazie a questi provvedimenti. Il rischio è quello di una maggiore conflittualità sociale con una nuova impennata degli sfratti per morosità incolpevole che si riverserà su Regioni e Comuni. Piove sul bagnato: “Mancano gli alloggi popolari – ricorda Stefania Teoni - Vanno trovate le case, recuperate e utilizzate quelle vuote, in città ci sono anche alloggi popolari liberati dai precedenti inquilini che non possono essere dati ad un altro avente diritto perché mancano i soldi per i lavori di risistemazione. Tutti problemi da affrontare”.