Sara Bracchini
Cronaca

Questionario di Prada ai dipendenti: ecco le domande, l'80% ha già risposto

La Cgil rassicura i lavoratori: tutelata la privacy, compilare le risposte è un modo per garantire la vostra sicurezza

Patrizio Bertelli

Arezzo, 5 settembre 2021 - Solo una domanda nel questionario che è stato presentato ai dipendenti delle strutture di Prada: Sei vaccinato? In caso di risposta negativa il sistema chiederà di fornire ulteriori spiegazioni e la motivazione che può dipendere da motivi medici, da scelte personali o altro. Si tratta di un questionario facoltativo ad uso esclusivo del medico aziendale, unico soggetto autorizzato sia a richiedere informazioni sia a detenerne il possesso.

«Ieri mattina avevano già risposto l’80 per cento dei dipendenti ma invitiamo tutti a compilare il questionario per senso di responsabilità – afferma Gabriele Innocenti della Filctem Cgil- rassicuriamo che l’azienda potrà vedere solo il dato aggregato e successivamente sarà il medico a contattare i dipendenti dopo aver ricevuto le risposte in modo da poter aggiornare le singole cartelle sanitarie che solo lui può consultare».

«I nostri legali ci hanno confermato che tutta la procedura resta all’interno della normativa sulla privacy» prosegue Innocenti. «vogliamo precisare a tutti i lavoratori che la diffusione del questionario da parte dell’azienda sui temi riguardanti la vaccinazione da Sars-cov2, oltre ad essere un’iniziativa volta esclusivamente alla tutela della salute collettiva, è fatta nel rispetto di tutte le normative vigenti sulla privacy ed a uso esclusivo del competente medico aziendale quale unico soggetto autorizzato sia a richiedere informazioni che a detenerne il possesso.

Per tali ragioni - insiste Innocenti - rassicuriamo tutti che dal punto di vista contrattuale non vi è nessun obbligo nella sua compilazione, ma riteniamo che ogni iniziativa in questa direzione debba essere valutata al fine di contribuire tutti insieme a garantire la migliore tutela e sicurezza possibile nei luoghi di lavoro. Unitariamente a livello nazionale stiamo continuando a sollecitare il governo affinché ci sia un provvedimento legislativo sull’obbligo vaccinale. Rimaniamo a disposizione per ogni eventuale questione da chiarire soprattutto nel caso in cui si dovessero ravvisare comportamenti diversi o distorsivi rispetto a quanto riportato sopra da parte dell’azienda.» ha commentato la Filctem Cgil.

Aveva suscitato scalpore nei giorni scorsi la decisione della casa di moda di rendere obbligatorio dal 6 settembre il green pass, il certificato di guarigione o tampone per gli stabilimenti di Terranuova Bracciolini e Levanella in Valdarno, di San Zeno ad Arezzo e quello di Milano. I lavoratori sono stati avvisati con una lettera che sosteneva l’obbligatorietà del green pass per l’accesso alla mensa, come da legge, ma anche per ogni ambiente di lavoro al chiuso come la fabbrica e l’ufficio. Come ulteriore strumento di prevenzione, per i dipendenti non vaccinati, l’azienda ha messo a disposizione i tamponi a proprio carico una volta alla settimana.