"E' l'assassino di Maria": in carcere giovane, le prime ammissioni

E' un casentinese di 37 anni, è già in carcere. Avrebbe ucciso con una sbarra di ferro. Era l'ultimo ad aver contattato al telefono la brasiliana

Maria Venancio de Sousa

Maria Venancio de Sousa

Arezzo, 6 settembre 2019 - E' stato fermato dalla squadra mobile di Arezzo il presunto assassino di Maria Aparecida Venancio de Sousa, la 60enne brasiliana trovata morta nel suo appartamento di via Della Robbia e, secondo l'autopsia, deceduta tra mezzanotte e le 3 del 26 agosto scorso. Un delitto maturato nell'ambiente della prostituzione, dove un cliente si è trasformato in assassino.

L'arrestato è un 37enne, residente in Casentino. Il fermo con l'accusa di omicidio volontario è avvenuto in questura dopo un lungo interrogatorio del pm Chiara Pistolesi, titolare dell'inchiesta. Il 37enne era stato portato in questura stamani dove poi è stato interrogato per tutto il pomeriggio dal pm, che in serata ha firmato il decreto di arresto.

Il giovane avrebbe fatto alcune ammissioni alla polizia, corroborando in questo modo la tesi accusatoria degli inquirenti. L'arma del delitto è stata indicata in una sbarra di ferro, ma i particolari saranno svelati compiutamente in una conferenza stampa covocata in questura per domattina alle 11.

Gli investigatori sarebbero risaliti all'uomo considerato autore del delitto esaminando i nominativi ottenuti dai tabulati dei quattro cellulari usati dalla vittima: sarebbe stato l'ultimo cliente della prostituta. I titolari delle utenze sono stati ascoltati dai poliziotti e alla fine l'assassino è stato incastrato.

Maria Venancio de Sousa è stata uccisa con tre colpi alla testa e un laccio stretto intorno al collo che la assicurava alla sponda del letto dove la sessantenne è stata trovata cadavere alle ore 18.30 di lunedì 26 agosto.