Confagricoltura: ecco la soluzione alla «sete» delle aziende non connesse a Montedoglio

L’annuncio arriva dal presidente di Confagricoltura Arezzo, Carlo Bartolini Baldelli che plaude alla soluzione a cui si è giunti grazie all’assessorato all’Agricoltura della Toscana guidato da Stefania Saccardi e allo staff tecnico regionale in collaborazione con Eaut

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Arezzo, 16 luglio 2022 - ​«A giorni le molte aziende agricole del distretto non ancora collegato alle condotte di Montedoglio riceveranno lacqua per irrigare le proprie colture. Finalmente è stata trovata una soluzione concreta per evitare un danno enorme all'economia agricola della Valdichiana». Lannuncio arriva dal presidente di Confagricoltura Arezzo, Carlo Bartolini Baldelli che plaude alla soluzione a cui si è giunti grazie allassessorato allAgricoltura della Toscana guidato da Stefania Saccardi e allo staff tecnico regionale in collaborazione con Eaut.

La soluzione individuata prevede lutilizzo dellacqua del laghetto del distretto irriguo 23 che, attraverso un sistema di canalizzazione, verrà convogliata nel torrente Esse da cui le aziende agricole potranno attingere.

«Esprimiamo il nostro apprezzamento per una soluzione che premia il lavoro e la produzione. Laddove possibile le aziende preferiscono produrre anziché richiedere eventuali ed incerti risarcimenti - dichiara Bartolini Baldelli - la mancanza di acqua sta mettendo a rischio gli impianti dei frutticoltori e decine di posti di lavoro. In questo modo lacqua di Montedoglio arriverà prima, anche senza il sistema delle condotte irrigue, ma attraverso una modalità tecnica provvisoria che abbiamo richiesto venga mantenuta, in assenza di piogge, fino al 15 settembre».

Lacqua che verrà impiegata in ogni caso non eccederà quella prevista dagli accordi di pianificazione: «Lauspicio - conclude il presidente di Confagricoltura Arezzo - è che questa soluzione possa essere praticabile al bisogno anche in futuro, in attesa che venga realizzato il sistema irriguo ancora mancante nelle zone di Foiano della Chiana. Ribadiamo, la necessità di privilegiare soluzioni che puntino a garantire la produzione anche per mantenere la competitività delle nostre imprese, i cui prodotti sono simbolo di altissima qualità. Ciò premesso, sosteniamo la necessità di dichiarare lo stato di calamità in virtù della grave condizione di siccità che affligge la nostra provincia nel suo complesso.