Cani mordaci, la task force in Comune

L'assessore Carlettini indice un tavolo tecnico con Asl, Enpa e Oipa dopo gli ultimi episodi

capogreco enpa

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Arezzo, 18 agosto 2022 - Sciolti e mordaci. Cani spesso di razze a rischio. Gli episodi non si contano in città. A volte il peggio viene scongiurato per un pelo come sabato sera al Pionta quando un cane a passeggio col padrone è stato morso da un pitbull senza guinzaglio, in altri casi è finita in tragedia come il 19 luglio quando una cagnolina maltese è stata azzannata al collo e uccisa da un pitbull sciolto. Allora la proprietaria si dileguò senza prestare soccorso, identificata grazie alle segnalazioni e ad un appello social, è stata poi denunciata.

Proprio per fare il punto sui cani morsicatori il 30 agosto il Comune di Arezzo e l’assessore Giovanna Carlettini hanno indetto un tavolo tecnico a cui sono stati invitati Enpa, Asl e Oipa. Obiettivo del Comune pensare a un percorso da far intraprendere ai proprietari per imparare a gestire questo tipo di cani. “Come Enpa parteciperemo al tavolo tecnico voluto dal Comune e dall'assessore Carlettini perché gestori del canile comunale – spiega la presidente della sezione Enpa di Arezzo Alessandra Capogreco – ma ci saranno anche le guardie zoofile di Oipa e la Asl. Proprio alla Asl chiederemo in questa sede più controlli, soprattutto sugli pseudo allevamenti che sono un serbatoio senza fine di cani impegnativi. Non è solo una questione di guinzaglio, ma anche di allevamenti casalinghi di pitbull, i cuccioli nascono in famiglia e poi vengono regalati e la situazione sfugge di mano a chi si trova a gestire un cane particolare senza preparazione.

Ecco perché ci è capitato di  recuperare cani di questa razza anche senza chip. In canile su un’ottantina di cani ospiti, il 20% circa appartiene a razze difficili. Sono animali che raramente riescono a essere ricollocati e che impegnano i nostri volontari il triplo per essere gestiti e portati a passeggio”. Obiettivo del Comune e dell’assessore Carlettini intervenire sui proprietari che devono essere formati alle razze considerate a rischio. Un modo per prevenire possibili incidenti come quelli avvenuti nelle ultime settimane in città. Così il Comune insieme ad Asl, Enpa e Oipa, sta pensando a un percorso che queste persone potrebbero fare per imparare ad educare i propri animali. Dietro ai cani morsicatori infatti si nascondono spesso problemi di gestione, traumi subiti che possono scatenare paure e aggressività. "Una volta - spiega Capogreco di Enpa - per tenere un cane di questo tipo era necessario un tesserino. Adesso non serve più. Non solo, spesso le cucciolate vengono vendute fuori dai circuiti regolari: non si conosce a chi vengono dati, se sono persone che possono gestirli. Anche su questo fronte potrebbero essere eseguiti più controlli. Serve una formazione, quando qualcuno viene in canile per adottare infatti, non cediamo mai un cane senza prima aver intrapreso uno specifico percorso”. L’ultima volta la tragedia è stata solo sfiorata, è accaduto sabato scorso al Pionta quando un cane è stato azzannato da un pitbull senza guinzaglio né museruola. Ancora un caso dopo quello in cui morì una maltese a Villa Severi. Nell’ultimo episodio fortunatamente, il cane aggredito non ha perso la vita, anche se ha riportato un’importante lesione. Ma tra le famiglie che hanno cani e bambini c’è preoccupazione, i cittadini chiedono più controlli sui cani lasciati liberi come da regolamento comunale nel caso di animali pericolosi per se stessi e per gli altri.