
Un affresco delle Storie della vera Croce di Piero della Francesca
Arezzo, 4 gennaio 2020 - Basterebbe la basilica di San Francesco, da sola, a giustificare la candidatura di Arezzo a capitale della cultura italiana. Qui, infatti, è custodito il ciclo di affreschi più famoso di Piero della Francesca. Le storie della Vera Croce si trovano all'interno della cappella Bacci e da secoli incantano aretini e visitatori. A un dipinto del ciclo, il sogno di Costantino, è dedicato anche un brano della sacerdotessa del rock, Patti Smith. Il titolo? Constantine's dream, naturalmente. Ma non è l'unico tesoro della città. Sempre di Piero della Francesca è l'affresco di Maria Maddalena che si può ammirare all'interno della cattedrale di San Donato. L'elenco non è finito, la chiesa di San Domenico ospita il maestoso Crocifisso di Cimabue datato 1270 circa. Ancora, Arezzo è terra di rievocazioni storiche quella principale è la Giostra del Saracino che si tiene il penultimo sabato di giugno e ogni prima domenica del mese e che vede contrapposti i quattro quartieri di Porta Crucifera, Porta Sant'Andrea, Porta Santo Spirito e Porta del Foro. Gli appassionati di antiquariato, inoltre, trovano in Arezzo un sicuro punto di riferimento: ogni prima domenica del mese e sabato precedente lungo le strade del centro storico si tiene la Fiera Antiquaria, nata su iniziativa di Ivan Bruschi nel 1968. Senza contare il set naturale offerto a La Vita è bella, film di Benigni (nativo della zona), premio Oscar nel 1999.
Arezzo è anche terra di personaggi illustri, da Michelangelo a Pertrarca e come non citare Vasari?. Fu un aretino ad esempio, Guido Monaco, a codificare l'attuale notazione musicale: in suo onore ad Arezzo ogni anno, ad agosto, si svolge il Polifonico, una gara tra cori di tutto il mondo. Le carte, insomma, sono in regola e la partita è aperta. Gli aretini ci credono, primo tra tutto il sindaco Alessandro Ghinelli: “Mi spenderò in prima persona perché Arezzo ottenga questo risultato e soprattutto perché lo viva e lo costruisca come il successo di tutta la città'.
Fedora D'Anzeo