
Il bancomat sventrato dall'esplosione ad Olmo (foto da Teletruria)
Arezzo, 17 marzo 2019 - E’ proprio il caso di dire audace colpo dei soliti ignoti, come al cinema della commedia all’italiana. Solo che qui c’è poco da ridere, solo da prendere atto della perfetta organizzazione di una banda di professionisti cui una notte di lavoro ha fruttato quasi 50 mila euro. Restano solo poche tracce: le immagini del raid catturate dalle telecamere e le due auto rubate che i banditi hanno adoperato e abbandonato.
Come a dire che gli uomini della squadra mobile della questura dovranno armarsi di tempo e pazienza per arrivare fino alla gang che ha agito nel buio del centro commerciale I Pini di Olmo. Comincia tutto fra le tre e mezzo e le quattro del mattino, l’ora delle streghe perchè è quella in cui anche i nottambuli hanno guadagnato il letto e i più mattinieri non si sono ancora alzati.
La banda, dunque, agisce indisturbata e inosservata (fatta eccezione appunto per le telecamere) davanti alla filiale di Ubi Banca del centro commerciale. Il primo atto è la classica «spaccata», solo che i malviventi adoperano non le mazze ma un’auto, una Fiat 500 sparita da Rigutino, lanciata in retromarcia contro la vetrata d’ingresso della banca.
E’ così che si aprono un varco verso l’interno grazie al quale possono attaccare il bancomat da due lati. All’esterno lo fanno saltare con un’esplosione, adoperando il solito acetilene (in un primo momento, a dire il vero, l’odore aveva fatto pensare alla polvere da sparo), poi, indebolite le difese, riescono a sfondare la parete interna e ad arrivare fino ai contanti.
A quel punto è facile fare manbassa all’interno della macchinetta che i dipendenti dell’istituto hanno caricato di liquidità per le esigenze dei clienti durante tutto il fine settimana. Il bottino, infatti, è pingue, almeno per un assalto al bancomat: 48 mila euro coi quali i banditi possono darsi alla fuga nel giro di pochi minuti, a bordo di una Giulia Alfa Romeo rubata a Pratovecchio.
Quelli della Mobile la ritroveranno nel pomeriggio a Poggio Ciliegio, nei pressi di Vitiano, indizio che la strada scelta per scappare è quella della Valdichiana, verso sud, e non in direzione nord, verso il capoluogo. Nel luogo in cui hanno abbandonato la Giulia i malviventi avevano sicuramente lasciato un’auto pulita, con la quale hanno proseguito la fuga, inafferrabili perchè nessuno sa adesso su quale vettura concentrare le ricerche.
Dice anche l’utilizzo di ben due auto di provenienza furtiva di una gang molto professionale, che ha pianificato il colpo per giorni se non per settimane, studiando tutti i particolari per non lasciare indizi. I banditi, tre o quattro, sapevano anche che il centro commerciale è pieno di telecamere, compresa quella della filiale di Ubi.
Non a caso, stando alle prime immagini video, non si sono mai fatti riprendere a volto scoperto ma ben mascherati per rendere più problematica l’identificazione. Le indagini devono ripartire da qui: due auto rubate e abbandonate e alcuni visi travisati. Non è molto.