Schiaffo dopo la partita, arbitro aggredito dal padre di un ragazzino

Genitore di un calciatore degli esordienti dell’Arezzo assalta il dirigente del Pontedera che ha diretto la gara fra tredicenni: "Di fronte ad altri episodi così gli allenatori ritireranno la squadra"

Un campo di calcio giovanile (foto Germogli di repertorio)

Un campo di calcio giovanile (foto Germogli di repertorio)

Pontedera (Pisa), 13 marzo 2024 – Preso a schiaffi dal babbo di un bambino avversario. È il brutto episodio accaduto a un dirigente-genitore-arbitro del Pontedera al termine della gara contro l’Arezzo valida per la categoria Esordienti regionali 2011 giocata domenica mattina al centro sportivo Oltrera della città della Valdera.

Una partita che ha visto in campo due formazioni composte da nove calciatori ciascuno e diretta, vista l’assenza di designatori ufficiali anche in questa categoria, da un dirigente della squadra di casa, abilitato ad arbitrare e spesso padre di uno dei piccoli in campo. Come in questo caso.

Solo che stavolta a fine partita il babbo di uno dei tredicenni calciatori aretini, presente all’incontro ed evidentemente insoddisfatto della direzione, invece di prendere l’uscita dell’impianto si è diretto subito verso lo spogliatoio.

Lì ha colpito con un forte schiaffo il dirigente-arbitro che, probabilmente anche a causa dell’urto con lo stipite della porta, si è procurato un profondo taglio al sopracciglio che lo ha costretto a ricorrere al pronto soccorso. Dove è riuscito almeno ad evitare l’applicazione di punti di sutura (ma la ferita era al limite) in favore di meno impegnativi cerotti. Ma la cosa che rende ancor più squallido il gesto è che la bruttissima scena si è svolta nello spogliatoio davanti a 4 bambini, che quindi hanno visto tutto.

Che esempio hanno avuto? È assai probabile – anzi, sembra sicuro - che la vicenda possa avere risvolti giudiziari e che il dirigente aggredito sporga denuncia, in un quadro che comunque riguarda i singoli e non le società.

Da parte sua infatti il Pontedera dopo aver fermamente condannato il gesto, ha preferito non rilasciare dichiarazioni ufficiali per non dare eco mediatico alla triste vicenda ma ha apprezzato le scuse ricevute dall’Arezzo. Che attraverso l’ex arbitro internazionale Paolo Bertini, attuale direttore generale del settore giovanile amaranto, ha stigmatizzato l’accaduto con queste parole: "L’Arezzo condanna fermamente quanto avvenuto alla fine della partita di esordienti a Pontedera. Come direttore generale del settore giovanile convocherò in settimana tutti i genitori dei nostri calciatori per spiegare che atteggiamenti violenti e offensivi non saranno più ammessi nei confronti di chiunque, avversari o arbitri".

Non basta: "Agli allenatori e ai dirigenti delle nostre squadre giovanili la società, d’ora in poi, chiederà di ritirare immediatamente la squadra in caso di ripetizione di comportamenti, violenti, discriminatori o minacciosi dei giocatori o dei genitori in tribuna – conclude Bertini – preferiamo una sconfitta a tavolino piuttosto che assistere in maniera passiva a questi atteggiamenti che sono il male peggiore del calcio".

E che, senza dubbio, sono un pessimo spot.