"Anna ha rischiato per dire no alla guerra" Netrebko, la serata a rischio e le sanzioni

Parla il manager del soprano: "Misure frutto di accuse infondate. Dopo Arezzo canterà in tutto il mondo: è nel mirino perché famosa"

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di Alberto Pierini

"Non c’è alcun motivo perché Anna sia finita in quella lista"

Miguel Esteban è da anni il general manager di Anna Netrebko, la soprano famosa in tutto il mondo. Ma in questo momento la sua missione è preservare la cantante dalla bufera che le si è scatenata intorno.

Dopo le accuse della comunità ucraina anche il Governo..

"Lo so: ma sono sanzioni che non la sfiorano neanche"

In che senso?

"Limitano la circolazione dei beni fuori dall’Ucraina e l’ingresso nel Paese: lei non ha beni nello Stato nè alcuna intenzione di visitarlo"

Però incassa un altro attacco..

"Sin dall’inizio della guerra è oggetto di accuse infondate da parte di ucraini, ora anche del governo attuale"

E come si difende? Anche Arezzo sta valutando se confermare il concerto...

"Chi la accusa non è e non sarà in grado di fornire prove materiali a sostegno della sua tesi: rimarranno le solite accuse infondate"

Che poi è sempre la solita: le contestano di essere stata almeno timida nel prendere le distanze dall’attuale linea russa...

"Ha condannato la guerra per tre volte: e la prima due giorni dopo l’inizio dell’invasione"

La guerra o anche l’aggressione russa?

"La guerra"

Non sarà questo il problema?

"Ha usato parole che se fosse stata nel suo Paese l’avrebbero potuta far finire in prigione. Non poteva spingersi oltre"

E da qui le contestazioni..

"E’ comprensibile che i suoi critici analizzino le sue parole e vogliano di più: ma lei ha corso già gravi rischi con le sue dichiarazioni"

Ma è vero che riceve solo no ai concerti?

"Neanche per idea"

Ci fa degli esempi?

"Certo: sabato canterà l’Aida all’Opera di Vienna, tre le repliche. A febbraio il concerto di Arezzo, a marzo quello alla Scala. E sempre a marzo un tour in Asia, con Tokyo e Hong Kong. E già certe l’Arena di Verona, il Macbeth alla Scala, il Trovatore a Buenos Aires. E serate importanti ancora da definire"

Ma niente al Metropolitan..

"A marzo ha ingiustamente reciso tutti gli accordi con Anna fino alla stagione 20262027"

Non si è riaperto un dialogo?

"No, è in corso un arbitrato, entro due mesi sapremo. E comunque Anna non canterà più al Metropolitan finché rimarrà l’attuale direttore"

Ma lei come sta vivendo questa fase critica?

"Crede nella libertà di parola, certo preferirebbe non ci fossero proteste o richieste di cancellazione dei concerti. Può capire cosa spinga alla protesta ma lei non c’entra nulla"

C’è qualcosa che non rifarebbe? Ad esempio quella donazione del 2014 all’Opera di Donetsk, la foto a fianco di una bandiera secessionista..

"Non si pente del gesto ma del modo in cui lo ha gestito: ha sempre detto che avrebbe dovuto informarsi prima di quella conferenza stampa"

E in futuro?

"Se farà donazioni per aiutare colleghi o persone in difficoltà lo farà solo in privato"

Ma perché è così nel mirino?

"Per avere successo una protesta deve avere la massima pubblicità: e Anna è un bersaglio perfetto, grazie alla sua fama in tutto il mondo"

Cosa vorrebbe dire a chi la attacca?

"Che ogni protesta deve basarsi sulla verità: Anna Netrebko non lo merita"

E la famosa festa di compleanno al Cremlino?

"E’ stata organizzata da un privato, lo stesso di altri artisti famosi: ha affittato un salone. Putin non ha neanche partecipato a quella serata. E poi..."

Poi?

"Anna non ha mai cantato in Ucraina, non ha mai visitato la regione del Donbass. La accusano anche di questo ma tutto il mondo si sbaglia"

Perché?

"Non lo so. Ma so che lei non ha un’opinione politica. Canta. Canta e basta".