
L’accesso principale di via Crispi era rimasto sbarrato da allora a causa di alcune piante pericolanti
Un mese fa era stato Stefano Casciu, alla guida del sistema museale toscano, ad anticipare i tempi a La Nazione, adesso l’attesa è davvero finita. Oggi, dopo due lunghi anni, riapre al pubblico il Parco dell’Anfiteatro di Arezzo nella sua totalità. Da stamani anche il cancello su via Crispi torna così ad accogliere i visitatori. È la parola fine scritta su una vicenda, quella delle piante pericolanti, che aveva lasciato cittadini e turisti orfani di uno dei luoghi più suggestivi e ricchi di storia del centro.
Un centinaio di piante che necessitavano di una sistemazione dopo un crollo. "Questa riapertura completa – dicono Stefano Casciu, direttore regionale Musei nazionali Toscana, e la direttrice del museo Maria Gatto – è il risultato di un lavoro sinergico tra istituzioni, imprese, cittadini. È un esempio virtuoso di come la cura del patrimonio pubblico possa generare valore culturale e sociale, rafforzando il legame tra comunità e territorio". La riapertura totale del parco è possibile dopo gli interventi di messa in sicurezza del patrimonio arboreo, anche sul lato via Crispi, finora rimasto chiuso per ragioni legate alla stabilità delle piante. Un traguardo possibile grazie al sostegno concreto del Comune, che ha contribuito al ripristino delle strutture esistenti e collaborato col Ministero per consentire la piena fruibilità del parco. "Il lavoro sinergico portato avanti in questo ultimo periodo è una risposta concreta alle esigenze dei nostri concittadini, che da oggi possono finalmente tornare a vivere pienamente l’area verde intorno all’Anfiteatro – dice l’assessore Alessandro Casi - La riapertura del cancello su via Crispi rappresenta non solo il completamento di un percorso di valorizzazione, ma anche l’impegno condiviso tra Amministrazione comunale, Ministero e tutti gli attori coinvolti".
Il primo capitolo del restyling era avvenuto lo scorso 12 aprile e aveva interessato il lato di via Margaritone, grazie a un intervento della Direzione regionale Musei del Ministero della Cultura in collaborazione con la Soprintendenza. In quell’occasione, il parco era stato dotato di nuovi arredi urbani in plastica riciclata, panchine e sedute, donati da Aisa Impianti – Zero Spreco attraverso l’Art Bonus. Accanto al monumento di Mecenate, era stata collocata anche una casetta del booksharing, realizzata in collaborazione con la Biblioteca, che ogni giorno invita cittadini e turisti a fermarsi, leggere, scambiare libri e sentirsi parte di un luogo vivo, accogliente, aperto. Da oggi torna fruibile l’intero Parco che si sviluppa intorno all’anfiteatro romano del II secolo dopo Cristo e all’ex monastero benedettino di San Bernardo, oggi sede del Museo Archeologico Nazionale "Gaio Cilnio Mecenate".
Un polmone verde immerso nell’archeologia, nato nei primi del Novecento per offrire una visione d’insieme sui resti archeologici, e pensato come luogo di passeggio, riflessione e cultura. La gestione dell’area demaniale resterà in capo al Ministero della Cultura, attraverso la Direzione regionale Musei nazionali Toscana, col supporto operativo del Comune che si occuperà di aprire e chiudere i cancelli. L’apertura completa del Parco segna l’inizio di una nuova stagione. Non solo la restituzione dell’area verde ai cittadini, ma uno spazio potenzialmente dedicato a eventi, manifestazioni, attività culturali e didattiche.
Il Parco dell’Anfiteatro sarà aperto da oggi nei feriali, festivi infrasettimanali e prima domenica del mese: dalle 7:30 alle 19:30 e le altre domeniche: dalle 7:30 alle 13:30.