Salvatore Mannino
Cronaca

Anche il processo Etruria scivola sul virus: due giudici in isolamento, l'udienza slitta

Rinviato il falso in prospetto. Stefano Cascone è stato in contatto con un magistrato che si è scoperto positivo. In isolamento volontario lui e il collega Claudio Lara

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Arezzo, 3 novembre 2020 - Non si salva più nessuno, neppure il palazzo di giustizia, che finora era stato risparmiato dal colpo di coda del contagio. L’illusione dell’isola felice finisce in un lunedì mattina nato sotto pessimi auspici, anche se doveva ospitate uno dei processi clou di stagione, quello per il falso in prospetto sulle obbligazioni azzerate di Banca Etruria, giudice Stefano Cascone, che era già arrivato a buon punto dell’istruttoria.

Bene, in udienza al suo posto si presenta il presidente della sezione penale (e a interim del tribunale) Gianni Fruganti, che annuncia l’«impedimento», causato dai «motivi che tutti conoscete». Lui di più non dice, tanto tutti sanno davvero, come nel riferimento del presidente. Cascone è in isolamento volontario da domenica, da quando si è saputo della positività di un collega che non si sentiva bene da qualche giorno e i cui sintomi lo avevano indotto ad affrontare la prova del tampone.

Che infatti ha confermato quanto già era nei dubbi e nei sospetti. Che c’entra il giudice del falso in prospetto con il magistrato contagiato? A parte il fatto che entrambi fanno parte della sezione penale, al secondo piano del Palazzo di giustizia, i due avevano fatto parte insieme del collegio giudicante del processo per il crac Mancini, una settimana fa. E a quanto pare si erano anche ritrovati ad affrontare una breve camera di consiglio.

Poco forse per una quarantena obbligatoria, che non a caso non è stata disposta, ma abbastanza per indurre alla prudenza: rischiare in questi casi non ha molto senso. Nella stessa situazione si è trovato anche Claudio Lara, il terzo giudice del collegio Mancini. Anche lui si è messo in isolamento volontario in attesa che si chiarisca la sua condizione di persona che non accusa sintomi, ma checomunque è a rischio.

E’ stata una domenica difficile, come trapela da fonti di Palazzo di giustizia. Il magistrato positivo ha informato Fruganti e poi tutti si sono ritrovati in videoconferenza per stabilire cosa fare, soprattutto in vista del lunedì col processo per l’ennesimo filone del crac Etruria. Non poteva che uscirne la decisione di rinviare, poi formalizzata in udienza ieri mattina dal presidente.

Sgomento comprensibile al secondo piano, quello della sezione penale, in particolare fra il personale amministrativo. Per carità, spesso è più la paura del danno, ma insomma: a nessuno fa particolarmente piacere che il Covid aleggiasse come un’ombra proprio a due passi dalla sua postazione di lavoro. Comunque sia, i ruoli, cioè i processi, di Cascone e Lara (non contagiati e non quarantenati, sarà bene ripeterlo a scanso di ulteriori ondate di panico) sono stati rinviati a data da destinare.

Quanto al caso falso in prospetto, resta sospeso a mezz’aria. Ieri avrebbe dovuto essere una giornata importante, con l’esame di due dei tre imputati: l’ex direttore generale di Bpel Luca Bronchi e l’ex responsabile del risk management David Canestri.

Entrambi erano pronti a spiegare per quale ragione loro ritengono di non aver taciuto alcuno dei dati che gli vengono contestati come falsi nel documento di accompagnamento alle subordinate maledette inviato a Consob, entrambi erano pronti a giocarsi le loro carte per evitare quella che per Canestri sarebbe la prima condanna e per Bronchi l’ennesima. Invece non hanno avuto neppure il tempo di presentarsi in aula.

Avvertiti dai loro avvocati, sono rimasti lontani dal tribunale, come il terzo accusato, l’ex presidente Giuseppe Fornasari. Lara, che col falso in prospetto non c’entra, è invece uno dei giudici a latere del filone principale, quello della bancarotta, rinviato al 27 novembre per quella che dovrebbe essere solo un’udienza ponte: verificare la situazione sanitaria e poi decidere a quando fissare il prossimo appuntamento. Impresa ardua di questi tempi grami.