Ambulanze: Comune sull’Aventino "Lasciamo la conferenza dei sindaci" Tanti e lo strappo contro la Regione

"Come zona aretina chiediamo a Bezzini un incontro da luglio: è arrivato il momento della protesta". Intanto l’assessore risponde con una lettera: "Faremo grandi sforzi ma i volontari non vanno strumentalizzati".

Ambulanze: Comune sull’Aventino  "Lasciamo la conferenza dei sindaci"  Tanti e lo strappo contro la Regione

Ambulanze: Comune sull’Aventino "Lasciamo la conferenza dei sindaci" Tanti e lo strappo contro la Regione

"Non ci vuole ricevere? E noi lasciamo per ora la Conferenza dei sindaci". Per ora: Lucia Tanti (foto a destra), malgrado la rabbia che monta, non parla di addio. Un po’ perché si riserva di partecipare per quelle scelte alle quali Arezzo tiene di più. E un po’ perché indica una road map per seppellire l’ascia di guerra.

"Come zona aretina abbiamo chiesto dal luglio l 2022 un incontro all’assessore regionale Simoe Bezzini: non ci considera. E’ uno sgarbo istituzionale". Ma tra le pieghe c’è un altro boccone che non riesce a ingoiare. "Avevamo chiesto per Filippo Vagnoli la presidenza della conferenza dei sindaci dell’Asl: hanno scelto un altro ma la vicepresidenza è il minimo sindacale".

E così sirene e politica, servizi ed equilibri si incrociano sul mezzo Aventino del Comune. "Aggiungo per correttezza. La richiesta alla Regione di incontro è di tutti i sindaci della zona, la scelta di abbandonare la conferenza al momento è solo nostra".

Anche perché non c’è stato tempo di confrontarsi dopo l’arrivo della lettera di Bezzini. Già, l’assessore non ha ancora fissato una data ma si è messo carta e penna a rispondere sul merito. Il nodo, ricorderete, è quello dei rimborsi alle associazioni di volontariato, che anche in provincia sono allo stremo e nella difficoltà di garantire i servizi, che pure per gli accordi sottoscritti devono portare avanti.

Domani c’è un faccia a faccia in Regione proprio con Bezzini ma riservato alle associazioni. "Siamo consapevoli della crisi che stanno vivendo le associazioni di volontariato nel trasporto sanitario d’emergenza" spiega Bezzini. E subito chiarisce che lo sanno perché "con il volontariato, abbiamo un’interlocuzione continua e costruttiva". E sui problemi? "Il modello toscano da sempre consente capillarità e performance tra le più elevate nel Paese". Nel merito: la Regione, dice, tanto ha fatto e tanto farà "ma in un quadro in cui va preservato l’equilibrio del sistema". Mancano risorse nazionali, la pandemia ha lasciato le sue cicatrici. E in vista, dice, "c’è una forte riduzione del rapporto tra spesa sanitaria e PIL con importanti conseguenze".

Però..."A novembre è stato incrementato di sei milioni il fondo regionale 2022 destinato alle associazioni di volontariato e ai comitati della CRI impegnati nel trasporto dell’emergenza-urgenza". Una sorta di una tantum ma è una cifra complessiva su tutta la Regione: le associazioni hanno già indicato che non bastano. "In queste settimane sono allo studio nuove misure. L’obiettivo è di individuare adeguate risorse economiche e possibili innovazioni organizzative". Fronte quest’ultimo sul quale aveva ottenuto la collaborazione del direttore generale della Asl Antonio D’Urso, che si è incontrato con le associazioni di volontariato proprio per mettere a punto una serie di correttivi. Correttivi accolti con favore dal terzo settore, che però chiede tempi più brevi di applicazione. Ma alla fine la partita vera è sui rimborsi e su questo la palla torna alla Regione. Che con Bezzini si toglie lo sfizio di incrociare anche lui sanità e politica.

"Non è cosa buona – scrive nella lettera – ricercare visibilità strumentalizzando l’altruismo delle donne e degli uomini che prestano volontariato". Un passaggio che brucia a Lucia Tanti che però preferisce tornare al punto. "La sua risposta vale su tutta la Toscana, noi volevamo un confronto sulla nostra zona. A quando?". E riprende a sfogliare il calendario.

Alberto Pierini