MATTEO MARZOTTI
Cronaca

Il gran salto di Alessandra: da dipendente a manager nel campeggio in Casentino

Dagli studi nel settore alberghiero alle prime esperienze in varie strutture. Durante la pandemia la scelta di cambiare: "Ho realizzato il mio progetto"

Alessandra Galeazzo

Arezzo, 10 marzo 2024 – «In certi casi devi essere pronto a fare un salto e soprattutto non devi pensare che aprire un’attività significhi lasciar fare agli altri: aprire un’impresa significa farla propria".

Alessandra Galeazzo lo sa bene. Nel 2009 i suoi genitori hanno deciso di lasciare Padova, raggiungere il Casentino e più precisamente Chiusi della Verna di cui si erano innamorati, in pieno inverno.

"Io invece i primi tempi non ne volevo sapere - racconta oggi Alessandra - volevo tornare a Padova, mentre i miei qua avevano iniziato a gestire un’area destinata al campeggio".

Un’esperienza nuova in tutti i sensi per loro, mentre Alessandra pur amando il turismo e studiando proprio nel settore alberghiero, decide di portare a termine gli studi.

"Nel 2015 entro a far parte dei 20 giovani selezionati per un progetto legato al turismo sostenbile in Italia della "cattedra Garrone" e decido di creare uno studio sul campeggio di Chiusi della Verna. Creo un business plan su una realtà che all’epoca non aveva alloggi. Un progetto che poi resta in un cassetto - racconta Alessandra - dato che nel frattempo la mia vita prosegue come prima tra Venezia e poi ad Abano Terme nel distretto termale euganeo dove ero spa manager".

Poi nel 2020 arriva il Covid: la pandemia e il conseguente lockdown colpiscono il settore turistico come non mai. "Sono cambiati i miei equilibri in quel momento - confessa Alessandra - ho iniziato a sentire la necessità di creare qualcosa e così da quel cassetto ho deciso che era il momento di tirare fuori il progetto messo a punto qualche anno prima".

Il trasferimento in Toscana nel 2020 è come dipendente di un albergo mentre nel frattempo insieme ad un’altra ragazza realizza un nuovo brand: "Chiusi della Verna place to be". Volantini e brochure per un vero e proprio incoming turistico.

"Poi nel 2021 mi sono licenziata e mi sono trasferita a Chiusi in pianta stabile - prosegue Alessandra - il campeggio è diventato la mia priorità: abbiamo rinnovato la piscina, adesso abbiamo una trentina di unità abitative, di cui 6 affittate stagionalmente. Sicuramente il Covid è stato una sorta di molla, ma non di meno c’è l’amore che nutro per il mio lavoro. In inverno preparo le attività per l’estate con tutte le difficoltà del caso, legate anche alla manodopera. Fatica? Sì ma anche soddisfazioni, non solo per i risultati ma anche perchè io considero chi frequenta il campeggio non un cliente, ma un ospite".

A 38 anni, impegnata tra i giovani di Confcommercio, Alessandra manda un messaggio a quanti sognano di aprire un’attività. "Bisogna essere pronti in certi casi a compiere questo salto, ma non pensare che aprire significhi poi lasciar fare ad altri".