Aldo Dini nominato "cittadino dell’anno 2020"

"E’ il simbolo della nostra comunità, della nostra memoria e dei nostri valori" ha detto il sindaco Sanni

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Un forte senso di emozione ed anche di ricordo è emerso fra la gente presente sabato sera 4 luglio per un’originale cerimonia. Il sindaco di Cavriglia Leonardo Degl’Innocenti o Sanni, fra gente commossa ha nominato Aldo Dini (nella foto), 93 anni, ‘cittadino dell’anno 2020’ del comune di Cavriglia, consegnandogli una targa ricordo.

"Aldo Dini è un simbolo della comunità di Cavriglia, della nostra storia, della nostra memoria e dei nostri valori", ha affermato il primo cittadino di Cavriglia. Ma chi era Dini? Cosa fece? E’ presto detto. E’ l’ultimo testimone della strage nazifascista di Castelnuovo.

Una persona semplice, di statura piccola, ma di grande forza di spirito e per temperamento, ed anche un bravo pianista ed organista, impiegato dipendente dell’Enel nelle Miniere di lignite di Castelnuovo.

Aveva 17 anni il 4 luglio 1944 quando fu preso dai feroci nazifascisti, per essere ucciso insieme ad altri 83 innocenti suoi concittadini. Il giovane Dini era nel gruppo, vicino alla porta aperta di un’abitazione.

Appena vide la grossa mitraglia che stava per fare fuoco, intuì il dramma, preso dalla disperazione con un balzo imboccò la porta ed il corridoio della casa e si catapultò dal terrazzo nel boschetto, sulla sponda destra della diga, che attraversò a nuoto, raggiungendo, risalendo il fossato sotto San Michele, la località Le Corti, nascondendosi nel bosco. E si salvò.

Aldo Dini ogni anniversario, quasi nascosto fra la gente, in silenzio, partecipa alla rievocazione del più tragico giorno della storia di Castelnuovo della sua vita.

Giorgio Grassi