Si chiama “Africani brava gente” il nuovo libro dell’autore aretino Matteo Giusti. Il volume, pubblicato da Paesi Edizioni in uscita oggi, ricostruisce decennio dopo decennio la storia dell’Africa dal 1960 a oggi, riportando una dettagliata cronologia dei fatti, dando voce a politici, golpisti, attivisti per i diritti civili, e distinguendo finalmente in modo netto le colpe dell’Occidente da quelle degli africani. Il libero è scritto da Matteo Giusti, giornalista aretino che lavora da anni come africanista per le rivista di geopolitica Limes e Domino e per il settimanale L’Espresso e che ha raccontando tante volte questa terra che sembra davvero non trovare pace.
La storia del continente africano è segnata dalla continua ricerca di stabilità e democrazia, una ricerca frenata da una lunga serie di colpi di stato che in poco più di 60 anni hanno visto le forze militari soffocare le aspettative democratiche dei popoli africani più di 200 volte. Monarchie abbattute come in Egitto o Libia, democrazie embrionali estirpate da ufficiali che bramavano il potere e che spesso venivano poi destituiti dai loro stessi compagni d’armi. La storia moderna dell’Africa, o meglio delle Afriche, è costellate da questi episodi che partono dalla prima decolonizzazione, quando le potenze europee iniziarono a lasciare libere le nazioni africane. Sono molto frequenti i casi in cui le ex potenze coloniali sono state mente e braccio dei golpe che hanno rovesciato i governi, a volte, democraticamente eletti. Un percorso storico che attraversa due secoli.
“Africani brava gente”, con un titolo volutamente provocatorio, vuole far calare il lettore nella realtà africana superando gli occhi europei.