REDAZIONE AREZZO

A tu per tu con Piero. Gli affreschi mai visti così

Apertura straordinaria della Cappella dei Bacci ad Arezzo per ammirare da vicino gli affreschi di Piero della Francesca. Un'opportunità unica per i visitatori di entrare in contatto ravvicinato con il capolavoro del Rinascimento.

A tu per tu con Piero. Gli affreschi mai visti così

I volti, i drappeggi, le figure, i colori, gli accadimenti. Si apre un’altra prospettiva sulla Leggenda della Vera Croce: un viaggio inedito, un’esplorazione centimetro per centrimetro. Fino al letto di Costantino, il cui sogno oggi i turisti ammirano dal basso ma che è la più grande scena notturna prima dell’avvento di Caravaggio. Da sabato sarà un tuffo nello sguardo del valletto (allora si chiamava cubiculario e vegliava sul sonno dell’imperatore) che indirizza quello dei visitatori verso il dipinto e la lancia della guardia in penombra e da lì verso la croce impugnata dall’angelo.

Sarà un sovrapporsi di piani, dal basso e dall’alto durante l’ora di visita (35 euro l’ingresso con riduzioni per i giovani) che ha già conquistato il tutto esaurito. Un’occasione unica: gli affreschi di Piero visti dai ponteggi. A tu per tu con il capolavoro custodito nella Cappella dei Bacci, sui ponteggi, fino al 12 marzo. È il tempo in cui gli esperti si prenderanno cura dei dipinti avviando la fase di "manutenzione" conservativa a cura della Direzione regionale dei musei della Toscana che ha deciso di allestire una postazione accessibile a piccoli gruppi di visitatori. Per un’ora avranno il privilegio di un incontro ravvicinato con il maestro del Rinascimento.

Le adesioni corrono senza sosta sul sito museiarezzo.it e sulla mail della Fondazione Arezzo Intour che gestisce i servizi museali delle gallerie statali aretine. Dall’Italia, di più dal mondo, con in testa Francia e Inghilterra. Professori universitari, giornalisti specializzati, studiosi del Rinascimento, tutti in fila per Piero. E tra le adesioni ci sono anche quelle dei tour operator che organizzano viaggi accademici e di alto valore culturale e in questi giorni hanno bussato alle porte (online) della Fondazione.

Già allestiti i ponteggi, stop alle visite consuete con la sorpresa dei turisti in città per Piero ma ignari della "rivoluzione". Da domani un’anteprima ai media svelerà i segreti e le sorprese dell’incontro con Piero della Francesca e il suo capolavoro che "chiama" migliaia di visitatori e adesso offre un’opportunità forse irripetibile. Le visite tradizionali, cioè dal basso, torneranno al calendario ordinario dalla fine di marzo.

La Leggenda della Vera Croce, realizzata dall’artista tra il 1452 e il 1466, narra una serie di episodi tratti dalla Legenda Aurea del frate domenicano Jacopo da Varagine. Le scene, articolate in tre livelli, ripercorrono la storia della Croce sulla quale venne crocifisso Cristo, a partire dalla nascita dell’albero dal quale proviene il legno con cui fu costruita.

Lucia Bigozzi