SILVIA BARDI
Cosa Fare

Viaggio nel mondo incantato di Magritte, Rousseau, Savinio e Severini a Casa Bruschi

Quattro opere della collezione Antognini, il film di Méliès sul fascino dell'esotico nei primi del Novecento, la stanza dedicata all'artista russa Goncharva della quale Palazzo Strozzi a Firenze ospitra una grande antologica e laboratori per bambini. Dal 5 ottobre al 12 gennaio l'avanguardia a Casa Bruschi

Mostra Casa Bruschi, i dipinti di Rousseau e Magritte

Arezzo 4 ottobre 2019 - Quattro grandi artisti ci parlano di avanguardia, della loro avanguardia. Tra colombe in metamorfosi che diventano piante e pietre, grandi uccelli pronti ricevere ospiti in una cosa borghese, una misteriosa incantatrice di serpenti nella giungla, un paesaggio toscano confuso nel tourbillon parigino.  Sono Alberto Savinio, René Magritte, Henri Rousseau il Doganiere e Gino Severini (finalmente ad Arezzo) in mostra da sabato a Casa Bruschi. “Prendo a prestito le parole di una recensione all’esposizione di Parigi del 1989 quando si parlò di una mostra con allestimenti esotici e il cui biglietto di ingresso era come un tappeto magico per i visitatori, che li portava in altri mondi- spiega la curatrice Lucia Mannini - anche questo è un viaggio in una avanguardia particolare dove si creano dei corto circuiti, gli stessi titoli delle opere sono fuorvianti, dall’Isola del tesoro di Magritte al Ricevimento di Savinio, immagini apparentemente edulcorate e familiari che diventano e inquietanti, fra incanto e mistero”.

E proprio “Incanti. Episodi della pittura europea al tempo delle avanguardie” è il titolo della mostra che si inaugura sabato 5 ottobre alle 17 a Casa Bruschi dove resterà fino al 12 gennaio, un “fuorimostra” di Palazzo Strozzi di Firenze che sta ospitando le opere di Natalia Goncharova e che sancisce la collaborazione tra le due istituzioni, con sconto sui biglietti. Non solo, ma anche un omaggio alle donne nell’arte: dall’artista russa, alla quale Casa Bruschi dedica un filmato, alla collezionista Giuseppina Antognini, presidente della Fondazione Pasquinelli di Milano, che ha prestato le quattro opere dei grandi maestri. “Sono solo quattro per dare la possibilità di ammirarle in un percorso lento e posato, per svelarne gli enigmi, decifrarli, studiarli nei particolari, tra metamorfosi e suggestioni. Gli stessi pannelli esplicativi sono nella parete opposta per non distrarre il visitatore” spiega la curatrice.

Quadri ma anche libri, illustrazioni che hanno ispirato gli artisti e il film di Méliès del 1901 “La chrysalide e le papillon d’or” per ricordare quanto i mondi esotici affascinassero gli artisti di primo Novecento. E c’è anche una sala didattica per bambini, chiamati a ricomporre con calamite e disegni le opere viste e a ricostruire con la loro fantasia altri paesaggi e altre storie. “Abbiamo voluto proporre una mostra-evento che portasse ad Arezzo artisti di rilievo nel panorama internazionale - sottolinea Renzo Parisotto, presidente della Fondazione Bruschi amministrata da Ubi Banca - e ha preso vita grazie al Conservatore Carlo Sisi che ha ottenuto questo prestito straordinario. L’esposizione ‘Incanti', andando a creare un legame significativo e simbolico tra la collezione di Ivan Bruschi e le opere esposte, di Rousseau, Severini, Savinio e Magritte, con l’intento di valorizzare la vivacità culturale cittadina e offrendo ai visitatori un’esperienza unica, capace di contribuire alla promozione di Arezzo come luogo di attrazione per un turismo di qualità”. “Le opere documentano al massimo livello il clima delle avanguardie novecentesche e dialogano con quelle esposte contemporaneamente nella mostra di Natalia Goncharova a Palazzo Strozzi a Firenze, istituzione con la quale la Fondazione Ivan Bruschi ha da tempo instaurato un rapporto di collaborazione”, commenta Carlo Sisi, Conservatore della Fondazione Ivan Bruschi.

Tra le collaterali della mostra incontri, laboratori e conferenze. Primo appuntamento domenica 6 ottobre alle 15,30  con "Incanti, uno stargate per nuovi mondi e galassie" quando i bambini attraverso giochi ed espedienti didatici creeranno mondi incantati partendo proprio dalle opere degli artisti in mostra.