REDAZIONE AREZZO

“Lo Scaffale di Mecenate”, appuntamento con Giorgio Franchetti

La rassegna letteraria presenterà tre libri di recente uscita in altrettanti venerdì di maggio, tutti incentrati sul mondo antico, di cui i volumi analizzano e raccontano aspetti diversi da differenti prospettive

Arezzo, 6 maggio 2025 –  Dopo l’apertura del punto di scambio di libri “Mecenate Bookcrossing” nel Parco dell’Anfiteatro, in collaborazione con la Biblioteca Città di Arezzo, il Museo archeologico nazionale di Arezzo inaugura una rassegna letteraria dedicata alla figura storica di Mecenate, realizzata insieme alla Fondazione Arezzo Intour.

“Lo Scaffale di Mecenate” presenterà tre libri di recente uscita in altrettanti venerdì di maggio, sempre alle 16, tutti incentrati sul mondo antico, di cui i volumi analizzano e raccontano aspetti diversi da differenti prospettive.

La rassegna si inaugura venerdì 9 maggio con la presentazione dell’ultimo volume di Giorgio Franchetti “L’Apicoltura nel Mediterraneo antico. Archeologia del rapporto tra uomo e api dalla preistoria alla tarda antichità”, che ripercorre il lunghissimo rapporto fra l’uomo e l’ape nel bacino del Mediterraneo attraverso la rilettura di dati archeologi e fonti storiche.

L’incontro sarà introdotto da Maria Gatto, direttrice del museo, e accompagnato dal contributo dell’apicoltore aretino Roberto Marchesini, che comparerà l’apicoltura antica e contemporanea, fra analogie e differenze, e curerà la presentazione dei tanti prodotti dell’alveare e una degustazione finale.

“L’uomo ha sempre avuto, per lungo tempo inconsapevolmente, il migliore degli alleati in natura: l’ape. – Sottolinea Giorgio Marchetti – E’ l’ape infatti che ha permesso, dalla sua comparsa sulla terra, milioni di anni fa, lo sviluppo e la sopravvivenza di un complesso e meraviglioso apparato di reciproche biodipendenze che oggi chiamiamo semplicemente Natura.

L’ape ha accompagnato l’umanità per l’intera durata del suo percorso evolutivo e infatti, seguendo le tracce di questo rapporto, possiamo risalire per millenni fino agli albori della Storia. Ma non solo. Possiamo spingerci più indietro ancora, con certezza al Neolitico e, secondo alcuni studiosi, anche alle fasi finali del Paleolitico.

Testimonianze di come il miele abbia costituito per moltissimo tempo un elemento importantissimo di apporto calorico nella dieta umana sono rintracciabili nelle pitture rupestri di culture lontanissime a livello geografico, segno evidente di come universalmente l’uomo si fosse reso conto dell’importanza di questo insetto.

Dall’inizio dei tempi storici troviamo non solo raffigurazioni di api e della lavorazione del miele legate al fabbisogno alimentare ma, da subito, anche miti e culti basati su questa piccola e operosa creatura. Questo volume ripercorre la storia, e in parte la preistoria, del rapporto uomo-ape andando alla ricerca di evidenze archeologiche e di fonti antiche, con l’intento di raccontare un lato meno conosciuto delle pratiche in uso nel Mondo Antico e con la speranza di sensibilizzare le coscienze verso la tutela di questo nostro antichissimo alleato.”

La partecipazione alle presentazioni è gratuita fino a esaurimento dei posti disponibili. Si consiglia la prenotazione scrivendo a [email protected].

I prossimi appuntamenti: Venerdì 23 maggio ore 16, Alessandro Pacini, Passeggiate nell’orto metallurgico. Riflessioni di un artigiano Venerdì 30 maggio ore 16, Paolo Giulierini, L’Italia prima di Roma. Sulle tracce degli antichi popoli italici