REDAZIONE AREZZO

Sana alimentazione con i prodotti top aretini: incontro con la nutrizionista

Chiara Veronese sfata i miti delle false diete e dei cibi che farebbero male. Incontro venerdì 23 novembre nella sala conferenze di Confartigianato con Anap e Ancos

Chiara Veronese

Arezzo 21 novembre 2018 - Sana alimentazione, corrette combinazioni e soprattutto abbattere i falsi miti che impedirebbero di mangiare carboidrati, latte e affettati quando si fa la dieta o perché “fanno male”. “Mangiare a regola d’arte. Dieta mediterranea: falsi miti e nuove scoperte” sarà infatti il tema dell’incontro, aperto a tutti, s organizzato da Confartigianato persone Arezzo e dalla Federazione alimentazione di Confartigianato imprese Arezzo venerdì 23 novembre nella sala conferenze di Confartigianato in via Tiziano 32 ad Arezzo dalle 9,30 con la biologa nutrizionista Chiara Veronese. "Abbiamo promosso questo incontro con Anap e Ancos - spiega Fabrizio Piervenanzi presidente della Federazione Alimentazione di Confartigianato - col chiaro intento di offrire un servizio alle nostre imprese di settore e alle persone che vorranno partecipare. Per saperne di più su una sana e corretta alimentazione. Del resto le esperienze, gli studi e la ricerca si evolvono e proprio attraverso questi processi scopriamo a volte che assolviamo certi cibi condannandone altri. Per questo avremo con noi una biologa nutrizionista, la dottoressa Chiara Veronese, con la quale potremo definire le giuste linee da seguire quando ci mettiamo a tavola".

“Sarà un’occasione – spiega la dottoressa Veronese – per spiegare alle persone, in particolare ad un pubblico over 60,  i segreti di una sana alimentazione. Oggi ci sono tanti falsi miti, come quello che le uova non si devono mangiare perché fanno alzare il colesterolo, o che il pane contiene glutine, la pasta fa ingrassare ecc.  Si assiste ad una vera demonizzazione dei carboidrati, del latte, degli affettati. E’ importante – sottolinea l’esperta – che si capisca un concetto: bisogna smettere di guardare al singolo alimento, ma al contesto nel quale lo si consuma, alla frequenza e al complesso degli alimenti introdotti durante tutta la giornata. E’ importante – conclude Veronese – la qualità degli alimenti. Ad esempio qui in Toscana c’è il pane Dop, ma anche il prosciutto Dop o la finocchiona, sempre Dop. Le Dop per i disciplinari che hanno, garantiscono qualità, ma nel caso degli affettati si è anche visto che hanno un 30% di grassi saturi in meno rispetto agli altri prodotti. ”