REDAZIONE AREZZO

Kilowatt: incontro con Solieri amico di Vasco Rossi e spettacolo sui dispersi in Russia

Continua il festival a Sansepolcro. Oggi,giovedì, in scena anche le pièces teatrali scelte dal pubblico dei "Visionari". Il ritorno del dopofestival

kilowatt

Sansepolcro 19 luglio 2018 - Libri, teatro, giovani e innovative idee drammaturgiche, personaggi. Continua a Sansepolcro il Kilowatt Festival. Oggi giovedì 19 luglio dalle 16.30 alle 18 a Palazzo delle Laudi, il critico e studioso Piergiorgio Giacchè presenterà il libro “Volete il lavoro o volete Zico?” di Giuseppe Di Leva, drammaturgo, coautore con Carmelo Bene dell’adattamento dell’Adelchi, fondatore del corso di drammaturgia della scuola Paolo Grassi di Milano ed ex direttore artistico di Emilia Romagna Teatro, che in questa autobiografia racconta trent’anni di incontri con i protagonisti della vita culturale e politica. il

Proseguono i tre i progetti speciali che accompagneranno il festival, coinvolgendo lo spettatore come partecipante attivo: “Come va a pezzi il tempo”, di Progetto Demoni, realizzato attraverso una residenza creativa presso CapoTrave / Kilowatt, sostenuta dal bando Sillumina - Copia privata per i giovani, per la cultura, il laboratorio Elevazioni, condotto dal danzatore e coreografo Giorgio Rossi, ideato nell’ambito delle attività che Sosta Palmizi e CapoTrave Kilowatt propongono per il progetto Tandem - bando “Nuovo Pubblico” della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, e lo spettacolo “Cosas que se olvidan facilmente” dello spagnolo Xavier Bobés che fino a sabato 21 metterà in scena in una abitazione privata il suo spettacolo per cinque spettatori per volta per più repliche giornaliere.

Si conclude con l’incontro con Maurizio Solieri, partner artistico storico e amico d’infanzia di Vasco Rossi, Musica e parole, programmazione musicale a cura di Luca Garrò che ha visto avvicendarsi musicisti come John De Leo, Fernando Saunders e Omar Pedrini. Solieri, che ha incarnato per più di trent’anni la chitarra rock nel nostro Paese, portando un linguaggio inedito in un ambiente musicale caratterizzato esclusivamente dal cantautorato, incontrerà il pubblico alle 18 a Palazzo delle Laudi.

Seconda terna degli spettacoli scelti dai Visionari. Alle 20.30, al teatro alla Misericordia, Bartolini / Baronio, formazione artistica romana nata nel 2009 dal sodalizio artistico tra Tamara Bartolini e Michele Baronio, presenterà “Dove tutto è stato preso”. Vincitore del bando di residenze Cura 2017 (Residenza Idra e Armunia), lo spettacolo, ispirato al romanzo Correzione di Thomas Bernhard, pone al centro del racconto la casa, vista come corpo, architettura esistenziale e rifugio a cui tornare per fare mondo e invocare un possibile futuro. Un uomo e una donna attraversano l’evoluzione dell’essere umano negli ultimi secoli, passando dall’homo primaris, nudo e puro, all’homo superlativis, schiavo della tecnologia. Il terzo personaggio, onnisciente e cinico, come un regista cosmico dispensa preziosi regali e provoca i cambiamenti. E’ questa la tematica di “Ah, com’è bello l’uomo”, messo in scena dagli italiani Zenhir, nati artisticamente nella fila della compagnia MagdaClan circo, con cui hanno lavorato in tutta Europa. Lo spettacolo sarà visibile in piazza Torre di Berta alle 22.

Alle 22.05, nell’auditorium Santa Chiara, Giuseppe Betto in “Neve”, monologo di un uomo disperso durante la ritirata dalla Russia, che in qualche maniera ritorna, come ombra portata dal vento del tempo. Un monologo/dialogo dedicato al nonno disperso in Russia e che spoglia la guerra della sua storicità, per farne invece un paradigma della condizione umana, fragile e illusoria, ma anche una voce che invita a gioire, ad amare. Attore e drammaturgo, Giuseppe Betto è nel cast del film “Finché c’è prosecco c’è speranza” di Antonio Padovan, con Giuseppe Battiston e Roberto Citran. Per la prima volta a Kilowatt l’applauditissima compagnia Leviedelfool, di Simone Perinelli e Isabella Rotolo, presenta (chiostro di Santa Chiara alle 23) “Heretico – Dopo questo apparente nulla”, indagine in sette capitoli sulla fede religiosa, vista come comoda alternativa al pensiero e alla fatica dell’indagine.

Riprende il dopofestival, curato da Mea Revolutionae, associazione locale che opera da anni nel panorama culturale valtiberino con proposte musicali che guardano a novità e sperimentazioni. Ambientato intorno a mezzanotte nel giardino del teatro alla Misericordia, il progetto di Mea Revolutionae propone una serie di eventi musicali. Stasera giovedì 19 serata dedicata a CaLibro Festival, evento organizzato dall’associazione culturale di Città di Castello Il Fondino , con bookcrossing, ambientazioni con riferimenti letterari e dj set dei Due Maro’ e Dj Franz.