Nel metaverso per sopravvivere ai cambiamenti climatici: ecco la sfida di Tuvalu

La piccola nazione insulare che si trova nell’Oceano Pacifico ha annunciato di voler creare una sua copia virtuale nel metaverso per sopravvivere se il livello del mare continuasse a salire

Tuvalu vista dall'aereo

Tuvalu vista dall'aereo

Tuvalu potrebbe diventare la prima nazione al mondo ad esistere soltanto nella realtà virtuale. È questo il campanello d’allarme che ha lanciato Simon Kofe, il ministro degli affari esteri della piccola nazione che si trova tra l’arcipelago delle Hawaii e l'Australia. Nel suo discorso, postato su YouTube, il ministro ha provato a richiamare l’attenzione sul cambiamento climatico che minaccia il suo Paese e, secondo le previsioni, potrebbe causare la scomparsa di Tuvalu sotto il livello del mare entro il 2100.

Tuvalu potrebbe esistere solo nel metaverso

Restano pochi anni per salvare Tuvalu ma, se il mondo non fa nulla per aiutarci, ci penseremo noi da soli, “trasferendo” il nostro paese nel cyberspazio. È questo, in estrema sintesi, il grido d’allarme che il ministro Simon Kofe ha voluto lanciare ai grandi del mondo riuniti durante il vertice sul clima COP27 che si è svolto a inizio novembre in Egitto. "Sembra che non abbiamo altra scelta che diventare la prima nazione digitale al mondo – spiega il ministro degli Esteri di Tuvalu nel suo video – e poiché il mondo non ha agito, dobbiamo farlo noi”.

Paesi che corrono il rischio di scomparire

"La nostra terra, il nostro oceano, la nostra cultura – racconta il ministro Kofe nel suo video di denuncia - sono i beni più preziosi della nostra gente e per tenerli al sicuro li spostiamo nel Cloud. Tuvalu – avverte - potrebbe essere il primo paese al mondo ad esistere esclusivamente nel cyberspazio. Ma se il riscaldamento globale continua senza controllo, non sarà l'ultimo".

Il Paese è composto da tre isole di barriera e sei atolli corallini, vi risiedono circa 12.000 persone e ha una superficie totale di quasi 26 chilometri quadrati. Per Tuvalu il climate change è un vero e proprio incubo: l’ONU ha classificato il Paese come "estremamente vulnerabile" all'aumento delle temperature globali e gli esperti prevedono che potrebbe essere completamente sommerso entro il 2100.

Il progetto nel metaverso

Il primo passo del progetto che prevede di ricreare nel metaverso Tuvalu è la copia digitale dell’isolotto di Teafualiku, il più piccolo tra quelli che compongono la nazione e il primo – secondo le previsioni – a scomparire sotto il livello del mare. Nel suo discorso su YouTube alla COP27, il ministro ha anche presentato la copia virtuale di Tuvalu, aggiungendo che “la nostra Terra non sopravviverà a rapidi aumenti di temperatura, all'innalzamento del livello del mare e alla siccità, quindi la ricreeremo virtualmente. Pezzo per pezzo preserveremo il nostro Paese, forniremo conforto alla nostra gente e ricorderemo ai nostri figli e ai nostri nipoti quella che una volta era la nostra casa".

Una denuncia che rischia di cadere nel vuoto senza “uno sforzo globale concertato” che è l’unica scelta che può garantire che “Tuvalu non scompaia fisicamente e resti soltanto una copia nel metaverso”.