Superbonus del 110% 778 richieste in 3 mesi

L’utilizzo delle detrazioni per l’edilizia non decolla. Maran: iter da semplificare. FI: il Comune fa poco

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Superbonus del 110%, da gennaio a marzo le richieste presentate dai milanesi al Comune sono state 778, in pratica il 25% delle visure trattate dagli uffici in quei tre mesi (2.940). E il trend è di un’ulteriore crescita delle domande nelle prossime settimane. Parliamo della detrazione del 110% sulle spese sostenute per chi effettuerà interventi di isolamento termico, sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale e riduzione del rischio sismico nei propri condomini o abitazioni singole. Il Superbonus è stato introdotto dal Decreto Rilancio ed eleva al 110% l’aliquota di detrazione delle spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 30 giugno 2022 per gli interventi sopraelencati.

Il dato sulle 778 richieste nei primi tre mesi del 2021 è emerso ieri pomeriggio durante la seduta della commissione Urbanistica di Palazzo Marino. L’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran ha dipinto un quadro in chiaroscuro sull’utilizzo del Superbonus: "Noi come Comune, insieme all’Anci, alle associazioni di categoria e agli ordini professionali, abbiamo posto a cavallo della fine dell’anno alcune proposte di modifica alla norma, volte a favorire la semplificazione dell’uso del bonus, che ha una sua data di scadenza: dovrebbe essere prorogata dal giugno 2022 al dicembre 2022. L’aggiunta di alcuni appesantimenti non necessari nella documentazione che deve comprovare l’assenza di abusi edilizi mette a rischio l’utilizzo di questo bonus non solo a Milano ma in tutta Italia". Detto questo, Maran assicura che "la questione della documentazione del bonus del 110%, allo stato attuale, è complessivamente sotto controllo e l’autorizzazione può essere fornita in tempi civili, dai 60 ai 90 giorni, in lieve peggioramento perché sta aumentando di molto la mole della domande. Abbiamo aggiunto risorse umane per gestire queste pratiche". E da metà febbraio è stata attivata la casella di posta [email protected]

Durante la commissione, numeri a parte, il presidente della commissione per la Tutela del Paesaggio, Marco Prusick, ha lanciato un allarme legato al rispetto storico e artistico degli edifici milanesi: "Gli interventi di riqualificazione e ristrutturazione, più frequenti grazie all’introduzione del Superbonus, possono portare all’impoverimento e alla banalizzazione dei valori architettonici degli edifici della Milano del ’900".

Il centrodestra, intanto, va all’attacco. Il capogruppo di FI Fabrizio De Pasquale segnala che "il bonus 110% rischia di fallire a Milano per l’imbuto che si è creato per avere gli atti di fabbrica. Per certificare che l’edificio interessato da interventi riqualificazione energetica non siano stati compiuti abusi edilizi è necessario recuperare i cosiddetti atti di fabbrica in Via Gregorovius o al Castello. Si parla di 3540 giorni di attesa medi". Un altro azzurro, Alessandro De Chirico, aggiunge: "Il Comune dovrebbe creare un settore dedicato al Superbonus, non solo aprire un’email per dare risposte preconfezionate e assumere otto giovani, troppo pochi".

M.Min.