
Alcuni purificatori contengono filtri per rimuovere le particelle presenti nell’aria
Secondo quanto chiarito dalla Circolare del Ministero della Salute dello scorso 11 giugno 2021, purificatori e sanificatori d’aria non possono presentare la marcatura CE come dispositivo medico. Il Ministero fa presente, infatti, che questi prodotti, alla luce della loro destinazione d’uso e modalità d’azione (sanificazione, igienizzazione, purificazione dell’aria degli ambienti), non rientrano nella definizione di dispositivo medico. Di conseguenza, è stato chiesto alle aziende fabbricanti, che hanno marcato CE questi prodotti, di non qualificarli come dispositivi medici e di cancellarli dalla banca dati dei dispositivi medici. Esistono sul mercato vari tipi di purificatori d’aria e prodotti per la decontaminazione della stessa. Alcuni di questi sistemi contengono filtri per rimuovere le particelle presenti nell’aria, mentre altri possono distruggere i microrganismi presenti nell’aria. In entrambi i casi l’aria purificata viene immessa negli ambienti ma non è collegata direttamente ai singoli individui. Questi prodotti hanno quindi lo scopo di “controllare l’ambiente” rimuovendo gli allergeni o la contaminazione dall’aria, ma non agiscono direttamente su un singolo individuo e non c’è contatto diretto con esso. Analogamente esistono lampade germicide a flusso ultravioletto che hanno lo scopo di diminuire il livello di carica microbica all’interno degli ambienti e sebbene il mantenimento di aria pulita possa contribuire a mantenere un paziente in un ambiente appropriato, questo non viene comunque considerato uno “scopo medico”. Fonte: www.salute.gov.it