No Vax milanesi in chat, dopo la chiusura di "Basta dittatura!" si riorganizzano

Il popolo anti Green pass torna on line, anche su su Telegram. Il nuovo gruppo è "Basta dittaura-Proteste", sabato ancora un corteo

Tensioni e tafferugli all'ultima manifestazione a Milano

Tensioni e tafferugli all'ultima manifestazione a Milano

Milano, 29 settembre 2021 - Sono rimasti off line per qualche ora. Giusto il tempo di modificare leggermente il nome della chat. I No vax non mollano la presa, neppure su Telegram, il loro principale mezzo di comunicazione. Ieri mattina il fondatore dell’app di messaggistica istantanea, l’imprenditore russo Pavel Durov, ha deciso di chiudere "Basta dittatura!", il gruppo di riferimento di riferimento della galassia anti-vaccinista con più di 44mila iscritti. Il trentaseienne di San Pietroburgo, al 112° posto nella classifica di Forbes sugli uomini più ricchi del mondo (patrimonio di 17,2 miliardi di dollari), ha anche spiegato il motivo della scelta: "Questo canale e la chat di gruppo hanno incitato alla violenza contro i medici che hanno effettuato la vaccinazione. Hanno pubblicato dati privati di medici specifici e ne hanno chiesto l’esecuzione". E ancora: "Abbiamo avvertito gli amministratori di questi canali prima di fermare la violazione, ma non hanno agito. Inoltre, la Procura di Torino ha confermato che il canale era pericoloso".

"Tendo a rispettare le autorità di Torino – ha aggiunto Durov svelando un particolare della sua infanzia –, città dove ho frequentato l’asilo e le elementari. Per quanto riguarda i flashmob, sono inutili. Su qualsiasi altra app mobile, tali canali sarebbero stati rimossi settimane fa senza preavviso. A differenza della maggior parte delle altre piattaforme, Telegram consente agli utenti di esprimere ragionevoli dubbi e preoccupazioni in merito alla vaccinazione obbligatoria. Ciò che non permetteremo mai, tuttavia, sono gli appelli pubblici alla violenza, che sono stati limitati su Telegram dal 2015".

Poco male per i No vax, che nel primo pomeriggio sono tornati on line con la chat "Basta dittatura-Proteste" (6mila gli iscritti alle 18): "Non ci fermerete", il grido di battaglia dei negazionisti, che sabato dovrebbero ritrovarsi in piazza Fontana a Milano per dar vita all’undicesimo corteo non autorizzato di fila.