
La multiutility riguarderà rifiuti, acqua e energia
Firenze, 5 settembre 2021 - La multiutility dei servizi, il colosso pubblico per la gestione di acqua, rifiuti e energia, rappresenta, potenzialmente, una svolta storica per la Toscana. Lo ha dimostrato il dibattito che abbiamo animato sulle colonne della Nazione coinvolgendo amministatori, sindacati, partiti, manager.
Ma può diventare efficacemente davvero un ribaltone gestionale solo se il confronto sulla sua costituzione sarà veramente allargato e se tutti i colori politici che guidano le amministrazioni comunali toscane saranno chiamati a partecipare. I sindacati, i consumatori, le aziende pubblico-private e i sindaci, dalle città capoluogo ai piccoli centri, devono essere tutti protagonisti.
La Regione Toscana deve essere altrettanto in campo con un importante ruolo di ’capitano non giocatore’, di raccordo e coordinamento oltre che di indirizzo politico, azione fondamentale che vada ad esclusivo vantaggio di tutti i toscani, senza distinzione di appartenenza.
Dentro il centrosinistra non tutti sono d’accordo con le linee guida impostate al momento dai Comuni di Firenze, Prato, Empoli con le maxi società (Publiacqua, Consiag, Alia) e in particolare per quanto riguarda la possibile quotazione in Borsa. Perplessità sono state espresse anche dalla Cgil.
I sindaci del centrodestra (numerosi e particolarmente rappresentativi in Toscana) chiedono di essere coinvolti di più nell’operazione. Di strada ce n’è ancora da fare e gli ostacoli non mancano a partire dal confronto all’interno dei soci di Publiacqua. Ma la strada per realizzare la nuova società dei servizi pubblici deve essere fatta insieme. Tutti insieme. Allora davvero la multiutility sarà una svolta storica e un esempio virtuoso per le altre regioni.