Giornate Fai Primavera il 26 e 27 marzo 2022: i luoghi aperti a Milano e in Lombardia

In programma visite a contributo libero in oltre 128 luoghi inaccessibili o poco conosciuti in 57 città

Milano, 22 marzo 2022 - Tutto pronto a Milano e in Lombardia per una nuova edizione della Giornate Fai di Primavera, che festeggiano nel weekend del 26 e 27 marzo 2022 la 30esima edizione. Oltre 128 luoghi solitamente inaccessibili o poco conosciuti in 57 città saranno visitabili a contributo libero, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza sanitaria, grazie ai volontari delle Delegazioni, Gruppi FAI e Gruppi FAI Giovani attivi in Lombardia.

128 luoghi in 57 città

Un weekend per riconnetterci alla storia e alla cultura dell’Italia, che permetterà ai visitatori di sentirsi parte dei territori in cui vivono e di cui spesso non conoscono appieno la bellezza e il valore. Verranno aperti ville e palazzi storici, aree archeologiche, chiese di grande valore architettonico o storico-artistico, esempi di archeologia industriale, castelli, biblioteche, collezioni d’arte e musei. Non mancheranno itinerari nei borghi alla scoperta di angoli meno noti del paesaggio italiano, dove si conservano tesori nascosti e si tramandano antiche tradizioni, e visite didattiche in parchi urbani, orti botanici, giardini storici e cortili, che nascono dall’impegno messo in campo dalla Fondazione per la diffusione di una più ampia “cultura della natura”. 

TUTTI I LUOGHI APERTI IN ITALIA

Milano

Sabato 26 e domenica 27 marzo 2022 anche a Milano e provincia sono previste molte aperture interessanti, dal Palazzo Inps alla Certosa di Garegnano, dalla Cittadella degli Archivi al Progetto Mind (tutti nel capoluogo), dal Castello di Binasco al Teatro Civico di Rho.

BIBLIOTECA DEL PARCO SEMPIONE - Immersa nel verde, la Biblioteca del Parco, definita anche “biblioteca giardino”, sorge sulla sommità del Monte Tordo nel Parco Sempione, quasi nascosta alla vista dei passanti. L'edificio, realizzato nel 1954 in occasione della X Triennale come Padiglione di Soggiorno o infrastruttura ricreativa, è uno degli interventi più interessanti costruiti a Milano negli anni Cinquanta con la tecnica del cemento armato a vista e l'ambizioso intento di raggiungere 'unità delle arti. Progettato dagli architetti comaschi Ico Parisi e Silvio Longhi e dal'ingegnere Luigi Antonietti. Apertura sabato 26 e domenica 27 dalle ore 10 alle 18. Ultimo ingresso alle 17:30. Per questa apertura non è prevista la prenotazione.

CERTOSA DI GAREGNANO - La Certosa venne fondata nel 1349, da Giovanni Visconti, Arcivescovo e Duca di Milano, che ne fece dono, con altri suoi beni personali, all'Ordine Certosino. Nel 1388 Luchino Novello Visconti, nipote di Giovanni, considerato il secondo fondatore, dona alla sua morte, tutti i suoi beni ai certosini. Nel sec. XV, l'aspetto della Certosa venne completamente trasformato. Del complesso della Certosa, poco rimane, infatti oggi si presenta in forme molto diverse, tra rinascimentali e barocche. Oggi perfettamente restaurata, è un vero e proprio gioiello milanese, contraddistinto da un’assoluta coerenza stilistica, frutto della riuscita integrazione fra architettura e pittura. Apertura sabato 26 dalle ore 10 alle 17 e domenica 27 dalle 13 alle 17. Ultimo ingresso alle 16:30.

CITTADELLA DEGLI ARCHIVI - La struttura, che occupa un'area di circa 20.000 mq nel quartiere Niguarda, periferia Nord di Milano, risale al 1964. Aperto al pubblico nel 2016, il polo archivistico del Comune di Milano custodisce attualmente circa 80 km lineari di documenti per un totale di 500.000 buste. Di particolare pregio è il cosiddetto “Fondo Storico”, costituito da migliaia di fascicoli oggetto di costante studio e valorizzazione, che raccoglie la documentazione amministrativa dal 1802 (anche se in alcune pratiche sono presenti carte risalenti al Cinquecento) al 1927. Attualmente è in fase di realizzazione un nuovo impianto di archiviazione, che porterà l'intero complesso della Cittadella a circa 190 km lineari complessivi di documenti. Il nuovo polo prenderà il nome di Mi.MA - Milano Metropolitan Archives - e sarà una novità assoluta nel mondo degli archivi. È infatti la prima volta che si realizza un impianto archivistico di queste dimensioni.  Apertura sabato 26 e domenica 27 dalle ore 10 alle 18. Ultimo ingresso alle 17:30.

IPPODROMO SNAI SAN SIRO - Di proprietà di Snaitech, l’Ippodromo Snai San Siro è da oltre un secolo tra i più prestigiosi palcoscenici ippici internazionali nonché l’unico al mondo a essere stato dichiarato “monumento di interesse nazionale”. Progettato dall'architetto Paolo Vietti Violi e realizzato interamente in stile Liberty, è stato inaugurato nel 1920 ed è composto da piste di gara, di allenamento, tribune e scuderie, immersi in un parco di circa 1.500.000 mq.  Apertura sabato 26 e domenica 27 marzo dalle ore 10 alle 18. Ultimo ingresso alle 17:30.

LOCANDA OFFICINA MONUMENTALE – LOM - LOM, ex cascina pertinenziale al Cimitero Monumentale divenuta poi officina, in seguito luogo dismesso, è frutto di un attento intervento di recupero urbano, inserito nella mappa dei luoghi della manifattura milanese. LOM nasce dall'incontro tra Andrea Borri, Michele Borri, Stefano Micelli e Alfredo Trotta e incarna un'idea di futuro artigiano in cui produttività, ricerca, sperimentazione, comunicazione e osmosi con l'esterno si incontrano per potenziarsi a vicenda. Il restauro conservativo di LOM è stato curato e diretto dallo studio Andrea Borri Architetti. Una vista inedita sul Cimitero Monumentale da un lato e sulla piccola Scuola di Circo dall’altro, la minimale completezza delle camere della Locanda svelano una nuova idea di lavoro. Apertura sabato 16 e domenica 17 dalle ore 10 alle 18. Ultimo ingresso alle 17:30.

MONASTERO DELLA VISITAZIONE SANTA MARIA - Arrivate a Milano nel 1713, le monache di Santa Maria della Visitazione (le visitandine) si imposero da subito come il più importante luogo di formazione delle giovani milanesi tra i 43 monasteri presenti a Milano tra la fine del 700 e la fine dell'800. In questo periodo le mura della clausura videro passare oltre 300 educande. Nato tardo barocco con il grande corridoio con altissima volta a botte che ricorda quelli del palazzo di Brera alla semplicità degli interni alterna dettagli cesellati. Apertura sabato 26 e domenica 27 dalle ore 10 alle 18:30. Ultimo ingresso alle 17:30. Apertura per iscritti Fai.

PALAZZINA APPIANI - Rivolta verso l’Arena Civica progettata da Luigi Canonica nel 1807 su modello degli antichi circhi romani, la Palazzina Appiani è oggi una delle poche architetture rimaste a testimonianza degli ambiziosi piani di Napoleone che in questo luogo volle una tribuna d’onore per le sue apparizioni pubbliche. Sorse così una loggia dalle monumentali forme classiche aperta sull’anfiteatro e inclusa in un edificio dalle linee semplici e compatte. All’interno, un Salone d’Onore decorato con marmi, cristalli e un fregio continuo che rievoca i cortei trionfali dei bassorilievi romani di età imperiale.

PALAZZO EDISON - Costruito su progetto dell’architetto Enrico Combi tra il 1891 e il 1892 per conto della Società Strade Ferrate del Mediterraneo, nel 1923 il palazzo fu acquistato dalla Società Edison. Di particolare interesse risultano la Sala Azionisti, con la copertura a vetri colorati in stile liberty e la Sala Consiglio denominata anche Sala Fontana. Recentemente sono state completate due nuove aree: l’Orangerie destinata a uso uffici e la Caffetteria. Apertura sabato 26 e domenica 27 marzo dalle ore 10 alle 18. Ultimo ingresso alle 17:30.

PALAZZO INPS -  Realizzato tra 1928 e 1931 su progetto di Marcello Piacentini, è un esempio significativo di architettura razionalista nonché luogo iconico della città. Mai aperto al pubblico se non in occasione di visite scolastiche, le Giornate FAI permetteranno di scoprirne i molteplici tratti, dalla facciata austera scandita da colonne ioniche e ornata da bassorilievi, fino alle ali laterali di matrice stilistica romana. Apertura sabato 26 e domenica 27 marzo dalle ore 10 alle 17.30. Ultimo ingresso alle 17:30.

PALAZZO ORSINI SEDE DI GIORGIO ARMANI SPA - Il palazzo storico in via Borgonuovo, proprietà di Giorgio Armani dal 1996, è tra le più prestigiose dimore milanesi di origine seicentesca. L’ampia facciata fu disegnata da Luigi Clerichetti a metà XIX secolo ed è scandita da finestre con eleganti cornici concluse al piano nobile da architravi, timpani e lunette. Il cortile risale all'intervento seicentesco, mentre gli interni sono stati realizzati da Luigi Canonica alla fine del Settecento; tra gli elementi architettonici più rilevanti si distingue lo scalone d'onore a doppia rampa illuminato dalla lanterna che si apre sulla cupola sovrastante. Il percorso di visita contempla anche l’affaccio sul giardino privato di casa Armani, che confina con l'Orto Botanico di Brera. Apertura sabato 26 e domenica 27 marzo dalle ore 10 alle 18. Ultimo ingresso alle 17:30. Apertura per iscritti Fai, posti esauriti.

PANIFICI MILITARI PRESSO CASERMA XXIV MAGGIO - Fatto realizzare nel 1894 dalla Società Fondiaria Milanese, nell’ambito del progetto “Quartiere delle Milizie” di fine ‘800, il “Panificio militare” si presenta come una struttura all’avanguardia per l’epoca, dotata di 8 forni ed elevatori per il trasporto ai vari piani superiori di grani e farine.  Apertura sabato 26 e domenica 27 marzo dalle ore 10 alle 12 e dalle 13 alle 19. Ultimo ingresso alle 18:30.

PROGETTO MIND - L'area su cui il progetto MIND sta lavorando è quella dell'Esposizione Universale del 2015 che ha visto Milano e l’hinterland protagonisti per un intero anno di manifestazioni, convegni ed eventi che hanno richiamato visitatori da tutto il mondo. Nell'area di 1,1 milioni di metri quadrati ereditata dall'Expo 2015, si sta reinventando un nuovo concetto di città in cui ci sarà più verde a disposizione, con spazi per la socializzazione, laboratori, piste ciclabili, un nuovo ospedale.  La visita prevede 1 km di percorso a piedi (ritorno in pullman) nel decumano di Expo, la visita del nuovo IRCSS Galeazzi, del nuovo campo “Science for Citizens” dell’Università degli Studi di Milano, della Fondazione Triulza e per concludere dell’edificio di Human Technopole. Apertura sabato 26 e domenica 27 dalle ore 10 alle 17. Ultimo ingresso alle 16:00.

TORRE GORANI  - La Torre, risalente all'XI secolo, si erge sui resti del palazzo imperiale fatto costruire dall'imperatore Massimiano nel III sec. d.C. ed è ciò che rimane di Palazzo Gorani, un'ampia dimora che prese il nome dalla famiglia che vi abitò nel XVII secolo. I bombardamenti del 1943 distrussero il palazzo, lasciando solo il portale barocco, qualche muro e la torre. Dopo quarant'anni di abbandono, l'area e le testimonianze delle sue diverse stratificazioni hanno ora trovato la loro piena valorizzazione. Apertura sabato 26 e domenica 27 dalle ore 10 alle 18. Ultimo ingresso alle 17:00. Apertura per iscritti Fai. 

VILLA NECCHI CAMPIGLIO - Appartata nel cuore di un signorile e tranquillo quartiere del centro milanese, Villa Necchi Campiglio venne progettata nei primi anni '30 dall'architetto Piero Portaluppi su incarico delle sorelle Nedda e Gigina Necchi e di Angelo Campiglio, marito di Gigina, esponenti di una borghesia industriale lombarda colta e al passo coi tempi. L'edificio è inserito in un incantevole giardino corredato da campo da tennis e piscina (tra le prime private in città) ed è scandito da ampi volumi lineari; mentre il piano terra fungeva da prestigiosa zona di rappresentanza, con il magnifico spazio verandato sul verde, quello superiore era adibito a zona notte. Lo splendore degli arredi déco, degli oggetti d'uso e di importanti pezzi d'arte è stato impreziosito in tempi recenti dal lascito delle collezioni de' Micheli e Gian Ferrari, ricche di opere: da Tiepolo e Canaletto fino a Sironi, De Chirico, Martini e Wildt. Dal novembre 2017 si è arricchita della Collezione Guido Sforni: 21 opere su carta di grandi artisti del Novecento come Picasso, Fontana, Modigliani Matisse e altri. Orari: sabato e domenica, ore 10.00-18.00.

VILLA SIMONETTA -  Nota in passato con il nome di “villa dell’Eco”, in virtù di un particolare fenomeno acustico che nel Seicento ne fece meta di scienziati e curiosi di tutto il mondo, è l’unico esempio lombardo di villa patrizia rinascimentale suburbana. Edificata probabilmente nel Quattrocento, vide il momento di più glorioso sviluppo architettonico nei primi del ‘500 con Ferrante Gonzaga, governatore di Milano, che chiamò l'architetto di fiducia Domenico Giunti per ristrutturarla e farne una “villa di delizie”. Dopo allora conobbe molti passaggi di proprietà e destinazioni d’uso – da ospedale a fabbrica di candele a osteria – fino ai danni provocati dai bombardamenti aerei nel 1943. La sua storia fu da sempre avvolta dal mistero di numerose leggende, specialmente legate alla figura di Clelia Simonetta e ai suoi amanti, misteriosamente scomparsi. Acquistata nel 1959 dal Comune di Milano, venne infine assegnata nel 1973 alla Civica Scuola di Musica Claudio Abbado, di cui è tutt’ora sede. Apertura sabato 26 e domenica 27 marzo dalle ore 10 alle 18. Ultimo ingresso alle 17:30. Posti esauriti..

Alcuni  luoghi in provincia di Milano

ATTREZZERIA RANCATI A CORNAREDO -  Nata a Milano a metà Ottocento, l’Attrezzeria Rancati è la bottega d’arte della famiglia Sormani, che da quattro generazioni si occupa di realizzare oggetti di scena per le rappresentazioni teatrali e cinematografiche. Tra i primi fornitori ufficiali del Teatro La Scala, insieme alla sede di Roma ebbe il suo apice negli anni ’50, il periodo d’oro delle produzioni cinematografiche italiane e straniere – tra le tante, pellicole come La dolce vita, Roma città aperta, Cleopatra, Ben Hur. Nel 1865 la sede milanese si trasferì a Cornaredo, dove tuttora produce oggetti di metallo, legno, cuoio e materiale plastico per set e palcoscenici di tutto il mondo.  Apertura sabato 26 e domenica 27 marzo dalle ore 10 alle 18. Ultimo ingresso alle 17.

AZIENDA AGRICOLA SALVARAJA A ROBECCO SUL NAVIGLIO - L'Azienda Agricola Salvaraja si estende su oltre 150 ettari di territorio ricadenti interamente nel Parco Lombardo della Valle del Ticino, importante corridoio ecologico tra gli Appennini e le Alpi e patrimonio inestimabile di biodiversità. Riserva privata di caccia fino agli anni '70, si è poi trasformata in azienda agricola votata alla conservazione ambientale e alla produzione di riso Carnaroli. Dal 2012 l'azienda ospita percorsi didattici dall'infanzia alle campagne universitarie, corsi naturalistici e attività divulgative. L'azienda agricola prende il nome dalla Cascina Salvaraja, sede dell'azienda, risalente al 1400: nei suoi terreni sono ancora visibili segni del passato antico fino a linee tedesche della Seconda Guerra Mondiale.  Orari: domenica, ore 10.00-17.00. 

BASILICA SANTA MARIA IN CALVENZANO A VIZZOLO PREDABISSI -  Tra i monumenti storici del paesaggio a sud di Milano, la basilica è parte di quel tessuto di insediamenti monastici che, intorno all'anno 1000, ha reso il territorio una delle regioni più fertili di Europa. Abbazia cluniacense edificata alla fine del XI secolo inglobando una chiesa precedente altomedioevale e una struttura più antica, è tradizionalmente identificata come luogo di carcere del filosofo e senatore romano Severino Boezio, giustiziato a Pavia nell'anno 522. Fu il primo priorato cluniacense nella Diocesi di Milano, cui ne seguirono oltre 50  in Lombardia, promotori dell'emancipazione della Chiesa dal potere feudale. Nell'ultimo decennio del '900 la basilica è stata oggetto di un restauro che ha messo in luce le tracce della sua lunga storia. Apertura sabato 26 dalle 10:00 alle 13:30 e dalle 14:00 alle 17:00 e domenica 27 dalle 14:00 alle 17:00. Ultimo ingresso alle 16:00. 

IL BORGO DI BINASCO E IL CASTELLO - Situata pochi chilometri a sud di Milano in ambiente rurale (fa parte del Parco Agricolo Sud Milano), la cittadina di Binasco si raccoglie intorno al suo castello, costruito per volere dei Visconti, tra il 1280 e il 1310 con funzioni sia militari che residenziali. Residenziali perché vi soggiornavano le famiglie ducali durante gli spostamenti nei loro territori e per le battute di caccia nei boschi ricchi di selvaggina, cervi e cinghiali, che circondavano il borgo; militari perché vi risiedeva stabilmente una guarnigione di soldati sotto la responsabilità del Castellano. L'importanza del Castello di Binasco è legata alla posizione del borgo che si trovava esattamente sul confine tra i territori milanesi e i territori pavesi, delimitati da un corso d'acqua che ancora oggi attraversa il paese: il Ticinello, che, in passato, fungeva anche da porto fluviale. Apertura sabato 26 e domenica 27 dalle 10:00 alle 12:30 e dalle 14:00 alle 17:30. Ultimo ingresso alle 16:30. 

GAGGIANO - Itinerario nel borgo di Gaggiano, in milanese Gaggian, comune dell'abbiatense attraversato dal Naviglio Grande e, per tale contesto paesaggistico, anche detto la Piccola Burano. Il Navigium de Gazano fu realizzato per volere del ducato di Milano a seguito della vittoriosa battaglia di Legnano del 1176. Da qui, prese avvio quel corso d'acqua che nei secoli successivi ha contribuito in maniera significativa all'agricoltura, al trasporto di merci e dunque allo sviluppo socio-economico del territorio. Le Bocche della Gamberina e la Casa delle Chiavi, situate nel territorio di Gaggiano, permettevano, mediante il sistema delle chiuse e delle relative chiavi, la gestione dell'affluenza delle acque e l'irrigazione dei campi circostanti il Naviglio Grande. Proprio lungo le sponde del Naviglio, nel corso dei secoli sono stati edificati gli edifici più importanti: il Santuario di Sant'Invenzio, chiesa principale di Gaggiano, completata tra XVII e XVII secolo e sorta sul luogo di un'antica chiesa la cui fondazione risale al Duecento; Villa Marino, situata a pochi passi dal Ponte Vecchio e conosciuta con tale nome da quando, nell'800, si è dato rilievo ad una tradizione popolare diffusasi a seguito dell'errata lettura di un'opera letteraria del secolo precedente che ne legava vicende e costruzione a Tommaso Marino; il Ponte Vecchio, primo e per qualche secolo anche unico ponte di Gaggiano, distrutto quasi interamente nel 1859 dall'esercito austriaco e ricostruito nel 1869 a guisa del precedente; la sala consiliare del Comune di Gaggiano, ricordata per l'affresco raffigurante una Vergine col Bambino, detta Madonna della Barbatolla; l'imponente Palazzo Venini Uboldi, la cui costruzione cominciò nel 1719 e che alla fine del XVIII secolo divenne sede della prima scuola pubblica di Gaggiano.

NEL CUORE DI INZAGO - Itinerario nella storia più antica di Inzago, che si snoda attorno a due piazze: la Maggiore, un grande vuoto coi suoi fantasmi medievali, e di Vona, con la Parrocchiale e due antichi edifici. Solo nella seconda metà del '400 Inzago divenne città d'acque: il Naviglio andò a delimitare l'abitato a sud dove si insediarono solo alcune delle tante ville storiche che ad Inzago sono disperse nell'edificato. A nord scorre la roggia Crosina, derivata dal Naviglio a Cassano per azionare un complesso di mulini ed irrigare i giardini locali, poi prolungata sino a Gessate. Ne permangono ancora suggestivi scorci.Apertura sabato 26 e domenica 27 dalle 10 alle 17:00. Ultimo ingresso alle 17:00. Non è prevista la prenotazione.

MUMAC – MUSEO DELLA MACCHINA PER CAFFE’ DI GRUPPO CIMBALI a BINASCO - Il MUMAC – Museo della Macchina per Caffè di Gruppo Cimbali, nato nel 2012, in occasione dei cento anni di attività del Gruppo e grazie alla lungimiranza del suo presidente, Maurizio Cimbali, dispone di una collezione unica al mondo di macchine da caffè professionali. Apertura sabato 26 e domenica 27 dalle 10:00 alle 13:30 e dalle 14:00 alle 17:30. Ultimo ingresso alle 16:30. 

VILLA GROMO DI TERNENGO -  La storia di Villa Gromo di Ternengo inizia in epoca romana, precisamente in età imperiale. Sui resti delle costruzioni romane, a partire dal 600 d.C., venne edificato l'antico castello di Robecco, feudo dei nobili Pietrasanta. Nel 1340 Giovannolo Casati, tutore di Giovanni e Filippo Maria Visconti, sposò Beatrice Pietrasanta ottenendo in dote alcune proprietà a Robecco e fu lui a trasformare il borgo fortificato in residenza nobiliare. A seguito del cambiamento del concetto di villa, non più solo edificio padronale, ma anche luogo di delizie e villeggiatura, la severa villa trecentesca fu addolcita dallo stile barocco, con l'opera di ampliamento e restauro avvenuta nel 1679, quando il reggente di Milano, Danese Casati ed il di lui nipote, il conte Ferdinando Casati, intervennero con la creazione di due nuove ali verso il giardino e sovrastando la facciata con un'elegante altana, dandole le attuali sembianze. Espressione del Barocco Lombardo più puro. Orari: sabato e domenica, ore 10.00-17.00.

TEATRO CIVICO ROBERTO DE SILVA A RHO - Dal 1975 nel cuore dell'area industriale di Rho - uno dei centri abitati più antichi della Lombardia, che conserva ancora con chiarezza il decumano (via Matteotti, via Porta Ronca) e il cardo (via Madonna, via Garibaldi) risalenti all'epoca romana - iniziò a operare la Diana De Silva Cosmétiques Spa, una delle più importanti aziende italiane nel settore cosmetico e della profumeria, nata sotto la guida del marito di Diana Bracco, Roberto De Silva, imprenditore illuminato con una grandissima passione per l'arte. In seguito l'azienda dovette fare i conti con una concorrenza internazionale sempre più agguerrita e nell'aprile del 2005 fu venduta alla Cosmoprod. I proprietari dell'area, Bracco Real Estate, nel 2012 hanno siglato un accordo con l'amministrazione comunale di Rho per dare vita al grande progetto di rigenerazione urbana che oggi con la costruzione del reatro sta diventando una realtà. Con la sua facciata di vetro, il teatro si affaccia in una nuova piazza, luogo di ritrovo e passeggio prima e dopo gli spettacoli. La struttura è progettata con dotazioni tecnologiche all'avanguardia dal punto di vista ambientale, dal punto di vista energetico e delle attrezzature scenotecniche.  Orari: sabato e domenica, ore 10.00-18.00.

Nel resto della Lombardia

VILLA LA VESCOGNA a CALCO, LECCO -  La Villa assunse la fisionomia attuale a cavallo tra i secoli XVI e XVII a opera dei conti Marliani, subentrati nella proprietà alla famiglia Calchi per via matrimoniale. Dopo il fallimento dell'ultimo Marliani, a fine Settecento, Villa Marliani giunse - all'inizio del secolo XIX - nelle mani dei Ghislanzoni, famiglia lecchese che annovera tra i suoi antenati Antonio Ghislanzoni, librettista di Giuseppe Verdi. A fine Ottocento i Ghislanzoni acquistarono anche la parte di Villa Calchi riunendo tutta la contrada della Vescogna sotto un unico proprietà come al tempo dei Calchi.  Apertura sabato 26 e domenica 27, dalle 10 alle 17. Ultimo ingresso alle 16:30.

PALAZZO FRIZZONI, BERGAMO -  Sede del Municipio, sorge nel cuore della città bassa, a breve distanza dall’asse viario che collega alle antiche mura veneziane patrimonio dell’Unesco. Realizzato nella prima metà dell’Ottocento, Palazzo Frizzoni è un notevole edificio neoclassico, commissionato a Rodolfo Vantini nel 1825. Apertura sabato 26 dalle 14 alle 18; domenica 27 marzo dalle ore 9.30 alle 13 e dalle 14 alle 18. Ultimo ingresso alle 17.

PALAZZO ARICI MAZZOLA PANCIERA DI ZOPPOLA BONA, BRESCIA -  Situato nel centro della città, il Palazzo si caratterizza per le belle linee rinascimentali del suo portale e per alcuni ambienti rilevanti per la comprensione dell’ultimo barocco, inteso come creazione di spazi architettonici illusionisticamente “aumentati” attraverso l’uso di quadrature prospettiche.  Apertura sabato 26 e domenica 27 marzo dalle ore 10 alle 17. Ultimo ingresso alle 17. Posti esauriti.

PALAZZO MARTINENGO, SALE MARASINO, BRESCIA - Fu costruito agli inizi del ‘500 dal conte Marco Secco d'Aragona, signore di Caravaggio e Calcio che risiedeva nel castello di Calcio. È un bell'esempio di architettura tardo rinascimentale, opera di architetto ignoto, che ha saputo con mano sicura inserirsi nella natura, sfruttandone le possibilità scenografiche, oggi in parte perdute.  Apertura sabato 26 e domenica 27 dalle 10 alle 18. Ultimo ingresso alle 17:30.

DOSSO PISANI, COMO -  La villa dello scrittore scapigliato Alberto Carlo Pisani Dossi, conosciuta come Dosso Pisani, sorge su uno sperone di roccia naturale della collina di Cardina e osserva dall’alto la città di Como e il lago fino alla sua riva opposta. Circondata da uno splendido parco di alberi d’alto fusto che la immergono in una che voleva richiamare i dipinti del pittore simbolista Arnold Böcklin, la villa fu realizzata da Luigi Conconi e Luigi Perrone, e rappresenta un unicum nel panorama dell’epoca, per il forte dialogo con la natura e il gioco dei piani che segue la morfologia del terreno. Stilisticamente a cavallo tra Liberty ed Eclettismo, vi si scorgono elementi di derivazione classica intrecciati a decorazioni che ricordano Otto Wagner e la Secessione viennese.  Apertura sabato 26 marzo, dalle ore 9.30 alle 17.30. Ingresso riservato agli iscritti FAI. Posti esauriti.  VILLA BARBAVARA, MONTORFANO, COMO  - La Villa di Montorfano fu costruita dal Conte Nicolò II al centro di un complesso preesistente che aveva funzioni strategico- difensive, risalente al 1350. Fu completata nella seconda metà del 1500. La Villa è attualmente abitata dai Conti Barbavara e non è normalmente accessibile al pubblico. Apertura sabato 26 e domenica 17 dalle 10 alle 17. Ultimo ingresso alle 16.

CHIESA DI SANTA MARIA DELLE GRAZIE, SONCINO, CREMONA -  - La chiesa fu fondata nel 1501, nel 1520 l'edificio fu completato, nel 1528 venne solennemente consacrata alla presenza di Francesco II Sforza, ma solo nel 1530 fu conclusa la straordinaria decorazione pittorica voluta dal duca stesso forse come grandioso ex voto alla Vergine. Nonostante l'nstabilità politica e finanziaria di quegli anni, Soncino vide il compimento del suo monumento artistico più pregevole. Per questo straordinario progetto, i Carmelitani godettero dell'appoggio e del mecenatismo degli Sforza e dei feudatari di Soncino, i marchesi Stampa, che ne fecero la loro cappella privata.  Apertura sabato 26 e domenica 27 dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18. Ultimo ingresso alle 17.

PALAZZO MUNICIPALE DI MANTOVA - Il Palazzo Municipale di via Roma, in pieno centro storico, è sede istituzionale del Comune di Mantova dal 1797, quando la Congregazione Delegatalo prese in affitto dal conte Giacomo Mellerio di Milano per trasferirvi gli uffici precedentemente ospitati in un'ala del Palazzo Ducale. Apertura sabato 26 dalle 14 alle 18 e domenica 27 dalle 10 alle 18. Ultimo ingresso alle 17:30.

VILLA BAGATTI VALSECCHI,  VAREDO, MONZA -  - La villa fu costruita nel 1878, trasformando una cascina già censita nel 1721, dagli architetti Fausto e Giuseppe Bagatti Valsecchi, discendenti dai nobili milanesi Bagatti a cui nel 1523 le monache del monastero di Santa Maria Maddalena avevano ceduto i loro terreni di Varedo. Nel XVI secolo, dopo l'unione con i Valsecchi, la famiglia vi si stabilì per sfuggire alle periodiche epidemie di peste. Nel 1884 ebbe inizio la sistemazione del grande parco. Apertura sabato 26 e domenica 27 dalle 10 alle 18. Ultimo ingresso alle 17:30.

PALAZZO CAPELLI E IL BORGO DI PIEVE PORTO MORONE, PAVIA -  Palazzo Capelli è una splendida dimora signorile, che appartenne dall'inizio del ‘800 alla famiglia dei Conti Gallarati-Scotti, alla quale rimasero a lungo infeudate alcune terre limitrofe al paese di Pieve Porto Morone, comprese quelle del vicino paesino di Zerbo, del quale furono Signori.  Apertura sabato 26 dalle 14 alle 18 e domenica 27 dalle 10 alle 18. Ultimo ingresso alle 17:30.

CASTELLO,  CIGOGNOLA, PAVIA Svettante sulle colline dell'Oltrepò Pavese, il Castello di Cigognola è una secolare residenza privata che sorge in posizione dominante sulla Valle Scuropasso. Documentato già nel XII secolo, nel Medioevo fu conteso tra le famiglie dei Sannazzaro, dei Beccaria e dei Visconti, per trasformarsi in vera e propria corte umanistica nel Rinascimento. Nel XIX secolo Don Carlo Arnaboldi-Gazzaniga rimaneggiò la struttura in chiave neogotica. Apertura sabato 26 e domenica 27 dalle 10 alle 13 dalle 14 alle 17:30. Ultimo ingresso alle 17. Apertura per iscritti Fai, sold out. 

CHIESA DEL SASSELLO, BORMIO -  La Chiesa del Sassello di Bormio concorrerà a luogo del cuore nel prossimo censimento. Chiesa della Beata Vergine del Sassello o della Pazienza Bormio, dedicata alla Visita di Maria a Elisabetta, comunemente nota come del Sassello a motivo del sasso sul quale la chiesa è ancorata. Apertura sabato 26 e domenica 27 marzo dalle ore 10 alle 12 e dalle 14 alle 18. Ultimo ingresso alle 17.

CHIESA PARROCCHIALE DI SANT’AMBROGIO a LONATE POZZOLO, VARESE -  I lavori di costruzione furono interrotti più volte tra il 1500 e il 1513 a causa di guerre e saccheggi e si conclusero intorno al 1520. A partire dal Settecento agli affreschi dipinti sopra gli altari laterali subentrarono le statue dei santi corrispondenti.  Apertura solo domenica 27 dalle 10 alle 18. Ultimo ingresso alle 17:30

VILLA ALETTI SPARTIVENTO A VARESE -  L'edificio fu costruito alla fine dell'Ottocento per le sorelle Manini. La proprietà passò poi alla famiglia Zappelli e infine ai Belloni. In seguito alle nozze tra Amelie Belloni e Arturo Aletti, fu acquisita nel 1957 e prese di nome di Villa Aletti. Le vicende della famiglia Aletti sono legate alla realizzazione della rete ferroviaria calabro-lucana, tanto che la villa è nota come Villa Spartivento, probabilmente dal nome di Capo Spartivento, località in provincia di Reggio Calabria. Per la prima volta sarà aperta al pubblico e visitabile interamente con il suo immenso giardino all’inglese. Apertura sabato 26 dalle 14 alle 18 e domenica 27 dalle 10 alle 18. Ultimo ingresso alle 17:30.

CENTRALE IDROELETTRICA ANGELO BERTINI SA CORNATE D'ADDA, MONZA -  In servizio dal 1898, la Bertini è la più antica centrale idroelettrica di Edison e con i suoi 9800 kW di potenza all’epoca era seconda soltanto a quella delle cascate del Niagara. L’impianto è collocato sul medio corso dell’Adda, in una posizione molto suggestiva, con l’opera di presa a Paderno d’Adda e l’officina elettrica a Cornate d’Adda.  Apertura sabato 26 e domenica 27 marzo dalle ore 10 alle 18.30. Ultimo ingresso alle 17:30.

CENTRALE IDROELETTRICA CARLO ESTERLE A CORNATE D'ADDA, MONZA -  Il successo della centrale Bertini indusse la Società Edison a completare lo sfruttamento idroelettrico del medio corso dell'Adda. Il 15 maggio 1914 prese servizio il nuovo impianto; nella sala macchine furono installati sei gruppi generatori, ciascuno costituito da due turbine Francis ad asse orizzontale, per la potenza di 30900 kW. Dal 1998 il macchinario è stato più volte ammodernato nel rispetto delle forme originali. Apertura sabato 26 e domenica 27 marzo dalle ore 10 alle 18.30. Ultimo ingresso alle 17:30.

Tantissimi altri percorsi sono previsti in Lombardia per questa edizione: dai borghi come quello di Ardenno (SO), passando per Cemmo (BS), alla scoperta del suo centro storico e delle attività della lavorazione della pietra, arrivando a Tavernole sul Mella (BS). Saranno aperti anche dei musei come il Museo Agusta a Samarate (VA), il Museo Valtellinese di Storia e arte (SO) e il Museo del Forno (BS). Apriranno le loro porte anche ville e palazzi, come Villa Litta Carini (LO), Villa Ex Magni Rizzoli (LC), Villa Monastero (BS), Palazzo Rizzini (MN) e Palazzo Zaccaria Pallavicino(CR). Anche i luoghi di culto saranno oggetto di visite come la Chiesa di Santa Maria alle Cacce (PV) o l’Abbazia Gerolomini (LO). Non mancheranno percorsi legati a tematiche ambientali come l’Acquedotto di Via Bellini a Treviglio (BG), il percorso Naturalistico di Via Gaggio (VA) e per arrivare alle Cave di Cuasso (VA). Saranno aperti anche diversi mulini come i Mulini di Cerete (BG), il Mulino Mauri, il Mulino Valsecchi ad Asso (CO) e il Mulino dei Frati (VA). Sarà possibile ammirare studi d’artista come l’Atelier di Salvatore Fiume (LC) e teatri come il Teatro Civico Roberto De Silva (MI).