Gianluca Vialli ricoverato a Londra. La mamma va a trovarlo e poi rientra a Cremona

Il capo delegazione della Nazionale sta lottando contro un tumore al pancreas. Fondamentale il sostegno della famiglia, della moglie Cathryn e delle due figlie, ma anche l'affetto degli amici

Gianluca Vialli

Gianluca Vialli

Milano, 21 dicembre 2022 - Gianluca Vialli, 58 anni compiuti il 9 luglio scorso, è stazionario. La madre Maria Teresa, 87 anni, e uno dei fratelli (Nino) sono rientrati a Cremona dopo la visita a Londra per stare vicino all'ex attaccante di Cremonese, Sampdoria, Juventus e Chelsea, ricoverato in una clinica di Londra. La notizia è trapelata dal capoluogo lombardo e farebbe pensare che le condizioni del capo delegazione della Nazionale non siano così allarmanti come il tam tam delle ultime ore lascerebbe intendere. 

Ma l'apprensione tra gli amici è tanta, primo fra tutti il ct azzurro Roberto Mancini protagonista con Vialli del docu-film 'La bella stagione', che racconta la Samp dei tempi d'oro e la straordinaria amicizia tra i due. Il recentissimo choc per la scomparsa di Sinisa Mihajlovic, un combattente che sembrava essere riuscito a sconfiggere la leucemia, contribuisce a gettare un'ulteriore ombra di ansia tra i tantissimi che hanno ammirato non solo il campione azzurro, ma anche l'uomo che con le sue scelte, e il coraggio dimostrato nell'affrontare quello che ha definito "il compagno di viaggio indesiderato", è ispirazione ed esempio.

L'esultanza di Vialli e Mancini agli Europei
L'esultanza di Vialli e Mancini agli Europei

Vialli è malato di tumore al pancreas dal 2017 e negli ultimi giorni ha annunciato che doveva sottoporsi a nuove cure. Per questo si è preso una pausa dalla Nazionale. E' un momento molto delicato per lui ma sta combattendo, ancora una volta, con tutte le sue forze. Col sostegno della famiglia, della moglie Cathryn e delle due figlie, e affidandosi al "meraviglioso team di oncologi" che lo ha in cura sta cercando di superare il nuovo assalto della malattia.

Tantissimi anche i messaggi  soprattutto da ex colleghi, come Claudio Marchisio, Gianfranco Zola, John Terry e Antonio Cabrini. Il roccioso ex nazionale inglese, ha affidato twitter un messaggio di «amore e di auguri all'uomo che mi ha fatto debuttare e ha creduto in me», quando era allenatore al Chelsea. L'ex terzino bianconero, in una lunga lettera aperta, gli ricorda che non è solo: "Stai facendo la tua partita contro un avversario che 'gioca sporcò in uno stadio immenso che fa il tifo solo per te. E sai benissimo, caro Luca, quale forza riescono a trasmetterti i compagni, i cori del pubblico e l'amore dei tifosi".