E a Pistoia anche il vescovo lo evita. Niente messa con Bolsonaro

Il politico commemorerà i soldati sudamericani morti nella Seconda guerra mondiale

Anche il vescovo, monsignor Fausto Tardelli (nella foto), ha detto no. Pistoia ha detto a chiare lettere che il presidente del Brasile, Jair Messias Bolsonaro, atteso in città il 2 novembre per commemorare i caduti al cimitero brasiliano, è un ospite sgradito. In un clima di aperto dissenso anche da parte del mondo cattolico, il vescovo, contrariamente alle consuetudini, quest’anno ha deciso di non officiare: un’assenza che fa rumore.

La notizia dell’arrivo del presidente brasiliano, previsto la mattina del 2 novembre con tappa al monumento votivo militare brasiliano, insieme ad una delegazione del suo governo, è stata accolta da un crescente moto di dissenso a Pistoia, una protesta che ha coinvolto le forze di centrosinistra e il mondo dell’associazionismo e dei movimenti. In contemporanea alla cerimonia di commemorazione è stata organizzata una manifestazione ("Fora Bolsonaro") in piazza Duomo, perché "la sua presenza offende la memoria dei giovani militari brasiliani che hanno perso la vita per la democrazia e la libertà", mentre nel pomeriggio, quando Bolsonaro avrà già lasciato la città, si svolgerà una cerimonia di commemorazione alternativa promossa dalle sezioni pistoiesi di Arci, Libera, Anpi e Cgil.

A livello istituzionale, oltre al prefetto Gerlando Iorio, ci sarà probabilmente la vicesindaco Anna Maria Celesti, mentre il sindaco Alessandro Tomasi, impegnato in Regione, non parteciperà. Parteciperanno anche la sottosegretaria leghista al ministero della Difesa, Stefania Pucciarelli e il leader della Lega Matteo Salvini: "Sono felice e orgoglioso di rendere omaggio ai caduti brasiliani accanto al presidente Bolsonaro".

Alessandro Benigni