Denise Pipitone, Mazara in piazza per chiedere la verità: "Rapita da uno di noi"

L'accusa dell'avvocato Giacomo Frazzitta, storico legale di Piera Maggio: Il sindaco Quinci: "Si sta sgretolando il muro di omertà"

La manifestazione 'Insieme per Denise' a Mazara del Vallo

La manifestazione 'Insieme per Denise' a Mazara del Vallo

Mazara del Vallo  (Trapani) - Caso Denise Pipitone, Mazara del Vallo si stringe intorno alla madre Piera Maggio. Ieri sera nella cittadina trapanese si è tenuta una manifestazione di solidarietà, organizzata dal Comune, per chiedere "verità" sulla bambina scomparsa nel 2004, all'età di 4 anni. "Vedere tanta gente ci dà calore e umanità, è una cosa che ci dà forza in una situazione angosciante", ha detto Piera Maggio. 

Oltre trecento le persone che hanno partecipato in piazza Repubblica alla manifestazione 'Insieme per Denise', in forma statica per garantire il rispetto delle norme anti-Covid. Tra questi anche il sindaco, Salvatore Quinci, e il vescovo di Mazara, monsignor Domenico Mogavero che ha detto: "Questa piazza così piena stasera vuole dire che è ora di finirla. Chi ha rubato Denise si ricordi che sono uomini e donne. Se hanno un cuore diano finalmente pace ai genitori e a tutta l'Italia intera. Rompano il silenzio". Monsignor Mogavero ha quindi lanciato un appello preciso: "Dite a me la verità, io la consegnerò alle indagini ma manterrò il segreto e l'anonimato". In piazza c'era anche l'avvocato Giacomo Frazzitta, storico legale di Piera Maggio, il quale ha lanciato un'accusa cirscostanziata: "Non sappiamo chi ha preso Denise - ha affermato - ma non è un extraterrestre. Si tratta di un 'umano', anche se ha fatto un gesto inumano, ed è mazarese".

Presente accanto a Piera Maggio c'era il marito e padre naturale di Denise, Piero Pulizzi. La vecchia casa della sua ex moglie, Anna Corona, ieri è stata ispezionata a fondo dai carabinieri del Ris per la prima volta in 17 anni. "Io e la famiglia di Denise siamo stati rivoltati come un calzino - ha commentato Piera Maggio -  soprattutto durante le prime fasi delle indagini, ci aprivano anche i cassetti. Oggi (ieri,ndr) vengo a conoscenza che per alcuni non sono state fatte le verifiche adeguate. Quella casa, la ex casa di Anna Corona, non è stata mai visitata come oggi (ieri, ndr), dopo 17 anni finalmente si arriva. Qualcuno, forse, sta rispondendo delle non verità dette in questi anni". In merito all'ispezione di ieri, il sindaco Quinci ha parlato di "intervento mirato: si sta sgretolando il muro di omertà".