Covid, esperti d'accordo con Sileri: "Con folla nessun rischio con la mascherina"

Gismondo e Bassetti condividono le posizioni aperturiste del vice ministro della Salute. Cauto Galli

Bassetti e Gismondo

Bassetti e Gismondo

Milano, 10 febbraio 2020 - Continua a riscuotere consensi la posizione "aperturista" del viceministro della Salute Pierpaolo Sileri secondo il quale non c'è nulla di male "se i ragazzi passeggiano ai Navigli, a Milano, con la mascherina correttamente indossata". Parole condivise in pieno da Maria Rita Gismondo, microbiologa dell'ospedale Sacco di Milano, che precisa: "Non sono tanto le folle per strada che devono preoccupare, ma bisogna preoccuparci se le folle sono fatte da persone che non portano le mascherine o che non le indossano in maniera corretta e costante. Se è una Ffp2 ed è indossata bene anche quando si è a una distanza inferiore a un metro e mezzo da un'altra persona, basta a proteggerci dall'infezione" oltre che dal rischio di trasmetterla.

Dello stesso avviso anche Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova e componente dell'Unità di crisi Covid-19 della Liguria: "Condivido al 100% le parole del viceministro Sileri: se i ragazzi passeggiano all'aria aperta sui Navigli, dove sta il problema? Cerchiamo di evitare di contrapporre il buonsenso al 'malsenso'. Va bene dire che bisogna evitare di affollarsi ed evitare gli assembramenti, ma se uno cammina con la mascherina e con un distanziamento dagli altri non c'è problema. O decidiamo di chiudere le persone in casa, e ci assumiamo le conseguenze, o allora, visto che ancora non viviamo in uno stato di polizia, non vedo cosa c'è di male ad farsi una passeggiata".

Su posizioni differenti il primario infettivologo dell'ospedale Sacco di Milano Massimo Galli, che invita alla cautela: "In assoluto non è sbagliato dire che andare in giro con la mascherina, correttamente utilizzata, non crea problemi. Ma parliamo di una situazione ottimale. Purtroppo la situazione ottimale non c'è praticamente mai. Quindi la presenza di tante persone in spazi ristretti, anche all'aperto, va comunque evitata. Sono situazioni pericolose, tanto di più a fronte della possibilità che circolino varianti a capacità diffusiva maggiore".