Angela Celentano, dalla pista turca a quella sudamericana. Perché si farà il test del Dna

Il mistero del nome sbagliato nelle indagini sulla segnalazione che porta in Turchia. L'ultimo annuncio dell’avvocato di famiglia sulla ragazza dell'America Latina

Napoli, 28 gennaio 2023 - Angela Celentano nell’immagine di tutti è rimasta per sempre quella bambina delle foto che hanno fatto il giro del mondo. Aveva tre anni quando, il 10 agosto del 1996, spari dal Monte Faido (Napoli). Da allora tante segnalazioni: dalla pista turca, passando per quella messicana per arrivare alle ultime speranze, in un paese del Sud America.

Angela Celentano è scomparsa il 10 agosto 1996
Angela Celentano è scomparsa il 10 agosto 1996

Ventisette anni di misteri

Il mistero inizia in una domenica d’estate, era un giorno di festa per la famiglia. Da allora tanti spunti investigativi e altrettanti disillusioni. Eppure resta incrollabile la fede dei genitori Catello e Maria che ripetono: la troveremo. Oggi alle loro voci si uniscono gli appelli delle altre due figlie, le sorelle di Angela, Rosa e Naomi.

La pista turca

L’ennesimo colpo di scena in uno dei grandi misteri d’Italia, paragonabile a quello di Denise Pipitone, è arrivato nei giorni scorsi. Il gip di Napoli Federica Colucci ha rigettato la richiesta di archiviazione presentata dalla Procura sulla cosidetta "pista turca". Ma di che cosa si tratta e perché questa decisione? In passato, nella trasferta degli investigatori nell’isolotto di Buyukada, potrebbe essere stata ascoltata la persona sbagliata e quindi le indagini non possono dirsi concluse, osserva il giudice. Spiega l’avvocato Luigi Ferrandino, legale di fiducia della famiglia Celentano: “Nel verbale d’interrogatorio del Ros effettivamente c’è un nome diverso rispetto a quello segnalato dalla blogger che aveva fatto aprire l’inchiesta. Secondo elemento, è sparito l’uomo che si era presentato come avvocato turco e chiedeva di rimuovere la foto di una ragazza che la blogger aveva presentato come Angela. Aveva contattato anche me e gli avevo chiesto di mettere fine ad ogni dubbio con il test del DNA. Mai più sentito”.  L’avvocato Ferrandino sulla pista turca osserva: “In sintesi non credo che si possano trovare elementi importanti ma non voglio lasciare dubbi su niente. Sono stato interrogato dall’antimafia una settimana fa su questa vicenda dell’avvocato turco. Le segnalazioni che arrivano sono tante, la prima cosa che facciamo è il confronto della foto. Poi si cerca la storia, dalla nascita. Se c’è qualche dubbio si arriva al DNA".

"Pista sudamericana, ecco gli indizi"

Ed è proprio questo l'annuncio fatto da Ferrandino su una ragazza sudamericana, l'ultima pista emersa ad agosto. Ma quali sono gli elementi che possono portare ad Angela Celentano? Elenca l’avvocato: "Intanto la forte somiglianza somatica con la sorella Naomi, un po’ anche con Rosa. Poi la storia di questa ragazza. Sembra comparire improvvisamente nella sua famiglia attorno ai 3 anni. Inoltre ci risulta che i suoi abbiano avuto rapporti con Vico Equense. Infine, nelle varie fotografie abbiamo trovato un neo a forma di caffè sulla schiena, simile a quello che aveva Angela. Potrebbero essere coincidenze ma quanto meno questa pista va verificata”. 

La pista messicana

Non aveva portato a nulla, invece, la segnalazione messicana, che pure aveva richiesto molte energie. Per le cronache, fu il caso Celeste Ruiz. Anche se, si è scoperto poi, quel nome non corrispondeva all’identità della donna poi rintracciata e invitata dalla procura in Italia per essere sottoposta al test del DNA. L'esito fu negativo, restò l'abbraccio con la mamma di Angela. E oggi resta quel mistero. Pochi minuti, la bimba che si lamenta: papà non mi fanno salire sull'amaca. Lui risponde, non ti preoccupare, ci penso io. Si volta e Angela non c'è più.