Tragica capriola mentre fa il bagno. Un quindicenne rischia la paralisi

L’acqua era bassa: lo studente ha battuto collo e schiena / SCIVOLA IN MARE E BATTE LA SCHIENA

Tragedia a Cosenza

Tragedia a Cosenza

Viareggio, 2 agosto 2014 - IL PIU’ SEMPLICE svago dell’estate al mare — fare il bagno e cullarsi in acqua fra le onde della Darsena in una giornata finalmente calda — rischia di diventare un incubo per uno studente quindicenne di Massarosa. Dalla tarda serata di giovedì è infatti ricoverato all’Unità spinale del Cto di Firenze per una lesione vertebrale, con interessamento al midollo spinale. Il trasferimento è avvenuto in elicottero: la decisione è stata presa dai medici dell’ospedale Versilia dopo i risultati — definiti «preoccupanti» — della Tac che ha rivelato «una lesione vertebrale». Lui e i suoi amici — fra i quali anche alcuni ragazzi stranieri — intorno alle 19,30 stavano facendo il bagno con il materassino nel mare della Darsena all’altezza dell’oasi della Cooperativa «L’Altro Mare» quando è successo il dramma: il giovane sarebbe stato investito da un’onda (ma fra i medici, c’è chi ipotizza che il ragazzino abbia tentato una capriola in acqua) che l’ha scaraventato sotto il pelo dell’acqua in una zona dove è presente una piccola secca. Sta di fatto che il ragazzo ha battuto sia la schiena che il collo: il contraccolpo sulla colonna vertebrale è stato devastante.

Alla centrale operativa del 118 è arrivata la richiesta di intervento «per un malore in acqua» ma quando il personale dell’automedica e dell’ambulanza della Croce Verde si è trovato di fronte al ragazzo ferito ha capito che si trattava di ben altro. Il giovane è rimasto sempre cosciente, anche se accusava «formicolio alle gambe» e aveva, come hanno poi riferito alcuni dei soccorritori, una «contenuta mobilità»,

I MEDICI del pronto soccorso hanno subito disposto una serie di accertamenti radiografici che hanno per l’appunto fatto emergere «la lesione vertebrale non profonda» ma comunque preoccupante. Nuovo consulto, quindi la Tac e poi la decisione del trasferimento al Centro traumatologico toscano dove il quadro clinico viene definito «impegnativo per la lesione vertebrale».  Il timore che con il passare delle ore possa materializzarsi qualcosa di più grave incombe ma al tempo stesso i sanitari sono convinti che ci possano essere margini per un miglioramento.  G.L.