Matteo Gianlorenzi e Barbara Marinelli
Perugia, 26 agosto 2016 - Ancora una notte di scosse, oltre venti registrate dai sismografi nel Perugino con magnitudo sopra 2.0, la più forte stamani intorno alle 7,30 con magnitudo 3.5
I DISPERSI
"Parto con la speranza di poter riabbracciare presto Matteo. Stanno estraendo delle persone dalle macerie e spero che ci sia anche mio figlio". Marco Gianlorenzi ha raggiunto Amatrice ieri mattina insieme al fratello della nuora, Barbara Marinelli. Il sindaco di Orvieto Giuseppe Germani ha messo loro a disposizione una macchina comunale con due operatori della protezione civile. Fino alla tarda serata di ieri Matteo e Barbara figuravano ancora tra i dispersi. Nel pomeriggio sono stati trovati da sotto le macerie dei documenti che potrebbero appartenere al furgone di Matteo. Il commerciante orvietano, titolare di alcuni negozi di abbigliamento e commerciante ambulante, si trovava ad Amatrice per prendere parte alla fiera di un paese vicino. Lo aveva accompagnato anche la moglie che di solito rimaneva ad Orvieto in occasione delle trasferte di lavoro del marito.
C’è anche una donna di Narni tra le persone disperse ad Amatrice. Si tratta di Floriana Svizzeretto (nella foto), 59 anni, direttrice del museo Cola Filotesio di Amatrice.
Storica dell’arte, autrice di un importante lavoro di schedatura delle opere d’arte custodite in tutte le chiese della diocesi di Roma, Svizzeretto abita in un appartamento all’ultimo piano di un palazzo del centro laziale. Lo stabile è completamente crollato e c’è grande preoccupazione.
Tra le tante tragedie di questo sisma c’è anche la storia delle due bambine di dodici e dieci anni la cui famiglia è originaria di Todi che sono rimaste orfane dopo che il crollo del tetto della loro casa ha ucciso il padre Mauro Marincioni, la mamma Gabriella (nella foto) e i nonni materni Adriano Sargeni e Artemia.
Una delle due ragazzine è stata trasferita all’ospedale Bambin Gesù di Roma e l’altra in quello di Rieti. A salvare loro la vita sarebbe stata una circostanza fortunata: la camera in cui stavano dormendo al momento del devastante crollo ha subìto danni leggermente meno pesanti rispetto al resto della casa, che è invece finita in tragedia.
Claudio Lattanzi e Susi Felceti