Fondazione Mps, il dopo Mansi si chiama Clarich

Il docente della Luiss eletto presidente di Palazzo Sansedoni

Clarich

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Siena, 11 agosto 2014 - A Siena alle mosse lunghe ci sono abituati. Figuriamoci poi se siamo alla vigilia di un Palio. Così, mentre oggi i mezzosangue corrono sul tufo per le ultime prove prima dell’assegnazione di domani alle dieci contrade, ieri è stata la lunga giornata della Fondazione. Una giornata iniziata alle 14.30 e conclusa pochi minuti dopo le 20 quando il deputato Vareno Cucini ha annunciato: «Habemus Papam». Già, perché dopo diverse fumate nere e una discussione di oltre cinque ore, il professor Marcello Clarich (docente di diritto amministrativo all’Università Luiss) è il nuovo presidente di Palazzo Sansedoni. Con lui entrano a far parte della Deputazione amministratrice la professoressa Bettina Campedelli — che due dei quattro deputati indicati dal Comune di Siena (Piero Betti e Alessandra Navarri) volevano presidente —, Alessandro Fabbrini, Marco Frigerio e Giovanna Barni.  

Una deputazione completamente rinnovata dopo che quella guidata da Antonella Mansi «negli ultimi dieci mesi ha consentito di mettere in sicurezza e consolidare il patrimonio di quest’Ente», riconosce Vareno Cucini. Un rinnovo completo nel segno della «continuità nella discontinuità». «Così come non ci sarà nessun passo indietro — sottolinea ancora Cucini — rispetto alle azioni di responsabilità nei confronti degli ex amministratori. Le abbiamo votate nella seduta dello scorso 18 luglio e le citazioni sono già state fatte. Anzi, ne valuteremo di nuove. Altrettanto vale per la decisione sulla riduzione dei compensi agli amministratori». PERCHÉ dunque una discussione così lunga? «Perché prima della votazione — risponde Cucini — ci siamo confrontati sulle linee di indirizzo che dovrà seguire la nuova Deputazione. Linee che devono guardare al futuro di questo Ente dopo il lavoro di consolidamento effettuato sotto la presidenza di Antonella Mansi». Ma tre fumate nere, un invito del ministero a fare presto e cinque ore di discussione serrata raccontano un clima sicuramente animato. Anche perché, arrivando a Palazzo Sansedoni, il deputato Sergio Betti aveva anticipato: «Siamo qui per fare le nomine». Per poi aggiungere subito: «La discussione riparte da Bettina Campedelli». Poi, però, pochi minuti dopo l’altra deputata di nomina comunale Alessandra Navarri ha incontrato il vice sindaco, Fulvio Mancuso, in un bar davanti alla sede della Fondazione. L’ultima mediazione prima della lunga riunione.

Un caffè risolutore visto che, alla fine i voti raccolti dal professor Clarich sono stati più di 11. E siccome la matematica non è un’opinione dal momento che a votare erano in 14, ed è stato registrato un solo astenuto (la Campedelli), a verbale sono andati 12 voti favorevoli e un contrario. Segno che qualcuno è comunque rimasto fermo sulle proprie posizioni. Ciò non toglie che da oggi per la Fondazione inizia una nuova pagina. E a scriverla sarà, appunto, Marcello Clarich.