#iostoconlarobur. Parla Vergassola

L'ex capitano "in campo" per la grande sfida di domenica

Simone Vergassola in maglia Robur

Simone Vergassola in maglia Robur

Siena, 30 aprile 2015 - Simone Vergassola torna "in campo" per la promozione della Robur. Il capitano ieri ha passeggiato con il presidente per le vie del centro per invitare tutti domenica allo stadio e tifare Siena in quella che potrebbe essere la partita del ritorno tra il calcio professionistico. Avrebbe dovuto essere protagonista in campo, ma gli infortuni glielo hanno impedito. A Simone Vergassola questa stagione ha però dato comunque tanto. E’ stato un uomo fondamentale nello spogliatoio, una guida per i più giovani, un modello da seguire. E adesso è un aiuto prezioso per mister Morgia che senza neanche starci a pensare lo ha voluto integrare nel suo staff. Dentro o fuori dal campo, con la palla al piede o su una panchina, Simone Vergassola è ‘Il capitano, è la Robur. Per le vie del centro con un chiaro messaggio: ‘domenica tutta Siena deve essere al Franchi’... «Vogliamo coinvolgere tutti. Ora più che mai abbiamo bisogno dei nostri tifosi, lo stadio domenica dovrà essere pieno. Vogliamo finire insieme a tutta Siena e, speriamo, nella maniera giusta, questo campionato».

E non sarà una sfida semplice... «Il Gavorrano non ci regalerà niente, come non ci ha mai regalato niente nessuno. Contro di nuoi, su qualunque campo, gli avversari hanno sempre dato il massimo. Ci stiamo preparando al meglio, consapevoli della nostra forza e delle nostre qualità, abbiamo voglia di raggiungere questo traguardo importantissimo». L’espulsione di Fontanelli ha regalato al giovane Biagiotti i guanti titolari: come ha visto in questi giorni l’uno e l’altro? «Hanno ovviamente stati d’animo differenti: Andrea ci è rimasto male per quello che è successo, ma sono cose nel calcio possono capitare. Avrà di sicuro modo di rifarsi. Tommaso è un ragazzo straordinario, ha dimostrato di avere carattere: sfido chiunque a sedici anni entrare in campo e dopo neanche un minuto parare un rigore decisivo.

Poi è senese, tifa Robur fin da piccolo. Credo che quello che gli sta capitando sia una cosa più unica che rara». Da giocatore di grande esperienza quale il consiglio da dargli? «Di continuare a lavorare a testa bassa, di rimanere con i piedi per terra. E il futuro sarà dalla sua. Domenica sarà il suo momento ma se tutto andrà come speriamo il merito è anche di Fontanelli e di Viola, che ha giocato titolare per tutta la stagione». A proposito di futuro: quello di Vergassola? «Sto cercando di guarire al meglio dalla lesione al polpaccio. Mi dicono i medici che da questo tipo di infortuni si viene fuori tranquillamente. Il tempo di rimettermi e poi parlerò con il presidente Ponte: troveremo insieme la soluzione più giusta».