
Il clochard orientale "emigrato" da Prato (foto da Romanotizie)
Roma, 13 aprile 2015 - Nell'impossibilità di comunicare con lui, lo hanno ribattezzato Godenzio. E' il clochard cinese che per anni ha vagabondato per Prato, dove è diventato un simbolo, un freak, un oggetto di scherno, perfino il soggetto per un quadro. Ma alcuni mesi fa Diego Blasi lo notò in giro per Roma: passato l'iniziale stupore, la sua foto a piedi nella Capitale impiegò pochi minuti a fare il giro del web.
Oggi anche i media romani si sono accorti della presenza di Godenzio, che si è stabilito a Torpignattara. Secondo le cronache locali, gli abitanti della popolosa zona di Roma si lamentano dei suoi bagni nelle fontane, della sporcizia, insomma: di tutti i "numeri" che i pratesi conoscono bene.
Qualcuno è andato oltre lo scherno e l'ironia di cattivo gusto e ha cercato di interessarsi dei suoi problemi, molto gravi. Ma è difficile aiutarlo, vista la sua condizione di disagio psichico e la lingua che parla, in Italia praticamente semisconosciuta (un vecchio dialetto cinese).