Vaccini
Prato, 15 giugno 2017 - Dilemma vaccini. Madre favorevole e padre contrario ed è così che è dovuto intervenire il Tribunale di Prato per risolvere la diatriba di una coppia pratese. Il giudice Giulia Simoni lo scorso 8 giugno ha emesso un’ordinanza che autorizza la somministrazione di alcuni vaccini ad un bambino di otto anni, come chiesto dalla madre, assistita dall’avvocato Maria Giulia Mazzoni. I genitori non si trovavano d’accordo nel somministrare il vaccino contro alcune patologie tra le quali la Meningite b, l’influenza, il tetano e la difterite al figlio che frequenta le scuole elementari ed è così che la coppia pratese è finita in tribunale.
"Si tratta di un’ordinanza che certamente farà giurisprudenza in un periodo come questo in cui c’è un dibattito aperto sui vaccini", dice il legale. Nella sentenza il giudice fa esplicito riferimento al recente decreto legge 73 del 7 giugno 2017 con il quale il governo ha imposto l’obbligo di una serie di vaccinazioni per i bambini che frequentano asili e scuole pubbliche al fine "di tutelare la salute pubblica e mantenere adeguate condizioni di sicurezza epidemiologica", il cosiddetto decretom Lorenzin.
"In presenza di un dissidio insanabile tra i genitori - scrive il giudice - che riflette quello esistente nella società civile e nella comunità scientifica, la decisione, indubbiamente difficile, non può che essere ancorata a criteri obiettivi al solo fine di assicurare la massima tutela alla salute del minore". I genitori in fase di separazione non si trovavano d’accordo sulla somministrazione dei vaccini al figlio: la madre favorevole a sottoporre il figlio alle prestazioni si è così rivolta ad un legale per vedere riconosciute le proprie ragioni. La contrarietà del padre invece sarebbe legata ad alcune patologie di cui soffre il figlio. L’uomo per questo motivo non era d’accordo con il fatto di sottoporre il bambino alle vaccinazioni. È stato anche per questo motivo che il giudice prima di prendere una decisione ha ordinato una serie di accertamenti medici al Meyer.
"Tali indicazioni - scrive il giudice Simoni - sono state rilasciate da un centro specializzato i cui medici, dei quali si deve presumere l’elevata specializzazione, sono a conoscenza delle patologie accertate o sospette delle quali il bambino è affetto, delle problematiche a queste connesse e delle terapie, anche antibiotiche, a cui è sottoposto". In sostanza il giudice Giulia Simoni ha detto ai genitori di fidarsi dei medici e ha così ritenuto di accogliere la richiesta della madre e di autorizzare la vaccinazione del bambino.
Si.Bi.