Accesso al credito più facile per le imprese rosa

Sono 7872 le imprese femminili che operano nel territorio di Prato pari al 24% del totale

 Veronica Scopelliti, Cristina Pacini  e Mauro Focardi

Veronica Scopelliti, Cristina Pacini e Mauro Focardi

Prato, 23 giugno 2015 - Sono 7872 le imprese femminili che operano nel territorio di Prato, sono il 24% del totale delle imprese e nel primo trimestre del 2015 hanno registrato un tasso di crescita record in Toscana: +2,5%, il più alto della Regione. E’ questa la fotografia che emerge dall’indagine dell’Osservatorio sulle Imprese Femminili promossa da Unioncamere Toscana. Un territorio dinamico nel quale la BCC Area Pratese ha deciso di investire, aderendo al Protocollo ministeriale promosso da ABI nato per favorire l’accesso al credito delle imprese femminili nelle diverse fasi del loro ciclo di vita o per la vita lavorativa delle libere professioniste. Un accordo raggiunto anche grazie all’impegno del Comitato per l’Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio di Prato, che questa mattina ha presentato l’iniziativa insieme all’istituto di credito che ha stanziato 500mila euro da destinare alle imprese rosa.

Il Protocollo prevede che BCC Area Pratese metta a disposizione delle imprese femminili e delle lavoratrici autonome uno specifico plafond finanziario, destinato alla concessione di finanziamenti, a condizioni competitive, lungo le seguenti tre linee direttrici: · “Investiamo nelle donne” – finanziamenti finalizzati a realizzare nuovi investimenti, materiali o immateriali, per lo sviluppo dell’attività di impresa ovvero della libera professione; · “Donne in start-up” – finanziamenti finalizzati a favorire la costituzione di nuove imprese a prevalente partecipazione femminile ovvero l’avvio della libera professione; · “Donne in ripresa” – finanziamenti finalizzati a favorire la ripresa delle Pmi e delle lavoratrici autonome che, per effetto della crisi, attraversano una momentanea situazione di difficoltà.

Questi finanziamenti potranno beneficiare della garanzia della Sezione speciale del Fondo di garanzia per le Pmi in favore delle imprese a prevalente partecipazione femminile o delle eventuali garanzie, pubblico o private, che le banche riterranno utile acquisire. Il Protocollo prevede, inoltre, la possibilità che il rimborso del capitale dei finanziamenti erogati possa essere sospeso, una sola volta nell’intero periodo dell’ammortamento del finanziamento bancario e per un periodo fino a 12 mesi, nei seguenti casi: · maternità dell’imprenditrice o della lavoratrice autonoma; · grave malattia dell’imprenditrice o della lavoratrice autonoma, ovvero del suo coniuge, o convivente, o dei figli anche adottivi; oppure malattia invalidante di un genitore o di un parente o affini entro il terzo grado conviventi dell’imprenditrice o della lavoratrice autonoma.