Volterra, con problemi psichiatrici e autori di qualche reato: nuovi «ospiti» al Morel

Volterra sarà punto di riferimento per l’area vasta Nord-Ovest grazie all’avvio del primo modulo residenziale sperimentale ad alta intensità assistenziale per pazienti autori di reato e con disturbi...

L’ingresso dell’ospedale di Volterra. Intanto Buselli esulta: «Siamo felici»

L’ingresso dell’ospedale di Volterra. Intanto Buselli esulta: «Siamo felici»

Volterra, 4 marzo 2015 - Volterra sarà punto di riferimento per l’area vasta Nord-Ovest grazie all’avvio del primo modulo residenziale sperimentale ad alta intensità assistenziale per pazienti autori di reato e con disturbi psichiatrici. E’ quanto annuncia il primo cittadino Marco Buselli, dietro un’informativa della Regione che, insieme alla Asl di Pisa, ha individuato nell’ospedale Santa Maria Maddalena, all’interno dell’ex padiglione Morel, la sede più idonea per dare il via ad una struttura residenziale di tipo terapeutico e riabilitativo che accoglierà dodici pazienti. «E’ una notizia che ci riempie di soddisfazione – commenta il sindaco Buselli – nei mesi scorsi ci eravamo proposti alla Regione per accogliere i pazienti psichiatrici di Montelupo. Ed ora questo progetto mette definitivamente le ali, con significative ricadute occupazionali per tutto il territorio. Ringrazio, oltre alla Regione con la vicepresidente Stefania Saccardi, alla Asl ed al gruppo di progetto, tutto il personale della Società della Salute ed il dottor Marchetti, ora in pensione, che ha sempre creduto nel progetto». «Il direttore Asl Rocco Damone – conclude Buselli – ha rispettato gli impegni per verificare se questa possibilità fosse davvero realizzabile». La struttura sorgerà al piano terra dell’edificio Morel, di proprietà dell’azienda sanitaria, destinato fino al maggio 2014 a residenza riabilitativa. Nell'area, che conta su una superficie utile di 450mq, sono presenti ambienti per la degenza, altri per uso medico ed i necessari locali accessori. L’ala del padiglione sarà sottoposta a lavori di manutenzione per l’adeguamento dei locali. La struttura ospiterà i pazienti dimissibili dall’Opg di Montelupo, per i quali è venuta meno la necessità della misura detentiva pur permanendo, in base alla condizione clinica, l’applicazione di misure giudiziarie di tutela. La struttura ospiterà poi pazienti dimissibili dalle residenze per esecuzione di misure di sicurezza (Rems), oltre a pazienti che si sono macchiati di reato e provenienti dal territorio, per i quali l’autorità giudiziaria dispone l’invio nella residenza per trattamenti riabilitativi, con misure di libertà vigilata attenuata ma non di tipo detentivo, in alternativa al carcare o alle Rems. I locali, in base al cronoprogramma, saranno adeguati entro il 20 marzo, mentre la formazione e l’assunzione di personale sarà completata entro il 31 marzo. Il progetto scatterà dal 1 aprile. A pieno regime, saranno impiegati nella struttura sei operatori socio-sanitari ed altrettanti infermieri ed educatori, due psichiatri ed uno psicologo.