Muore dipendente comunale. Servizi esternalizzati: ora più tasse

L’amministrazione non può assumere così la bolletta sale del 56%

I vigili del fuoco sul luogo dell’incidente avvenuto il 17 agosto scorso

I vigili del fuoco sul luogo dell’incidente avvenuto il 17 agosto scorso

Guardistallo, 28 aprile 2016 - La scorsa estate (il 17 agosto) moriva in un drammatico incidente il dipendente del Comune di Guardistallo Andrea Masotti, 58 anni, che si occupava del servizio di raccolta dei rifiuti indifferenziati. Il camion è andato distrutto, le assunzioni sono bloccate e i dipendenti contati.

Il Comune ha dovuto chiedere aiuto a Rea e affidare loro il servizio, il rischio era il blocco dalla raccolta. Poche settimane dopo la tragedia chiude la discarica di Buriano dove Guardistallo, come anche gli altri comuni dei colli marittimi pisani, conferiva i rifiuti, ad un costo decisamente inferiore rispetto a quello che viene chiesto a Legoli o Scapigliato (da 80 euro alla tonnellata a 140).

Risultato? Il costo del servizio è aumentato drasticamente, e l’incremento in bolletta sarà notevole: la Tari, nel bilancio preventivo che il sindaco Ceccarelli porterà venerdì sera in consiglio comunale, sale di media del 56%. Facciamo esempi pratici: una famiglia di tre persone in una casa di 100 metri quadrati passerà da pagare 205 euro a 325, una persona in un appartamento di 90 mq vedrà la fattura salire da 117 euro a 189.

Idem le attività commerciali: un negozio di 45 mq passa da 213 a 338 euro, un albergo da 918 a 1456. «Abbiamo contenuto il possibile – spiega il sindaco – ma il costo del servizio è passato da 229mila a 362mila euro.

Prima lo svolgevamo in economia, con un nostro dipendente e un nostro mezzo, abbiamo perso entrambi purtroppo. Nel frattempo la chiusura della discarica di Buriano ci ha costretto a portare i rifiuti fino a Legoli, 100 chilometri andata e ritorno da fare più volte al giorno. E’ durata due mesi e ci è costato 11mila euro, poi abbiamo ottenuto di poter conferire a Scapigliato, spendiamo 140 euro a tonnellata di rifiuti ma restare a Legoli avrebbe significato un aumento più corposo».

Il dipendente tragicamente scomparso guidava anche lo scuolabus. «Anche in questo caso abbiamo dovuto reiventare il servizio, esternalizzandolo». E anche qui c’è un aumento: si passa da 20 euro mensili a 30. Ritoccate anche le tariffe per le mense scolastiche. «Eravamo tra i più bassi, ci siamo dovuti adeguare alzando il buono pasto da 3,60 a 4,20 euro».

Intatte le altre imposte, Irpef, Imu e Tasi. «E’ un bilancio cauto in vista dell’uscita dall’Unione che comunque non ha niente a che fare con gli aumenti. Abbiamo tolto ciò che era sacrificabile».