Senegalesi e musulmani, saranno la sacra famiglia del presepe vivente

San Miniato Basso, scarseggiano per colpa del calo delle nasciste le coppie cattoliche con figli neonati: così si sono fatti avanti loro

Immagine del presepe vivente degli anni scorsi

Immagine del presepe vivente degli anni scorsi

San Miniato, 19 dicembre 2017 - Sarà una famiglia senegalese, di fede musulmana, a vestie i panni della sacra famiglia del presepe vivente di San Miniato Basso. «Avremo la sacra famiglia africana – dice con orgoglio don Luciano Niccolai, parroco della grande frazione ai piedi della Rocca –. E’ un segno importante per il nostro tempo, perché ci parla dell’accoglienza, della condivisione di valori, di integrazione. I musulmani, del resto, hanno grande rispetto delle figure di Maria e di Gesù». Del resto il Corano riserva grande attenzione Maria, è l’unica donna a cui viene dato l’appellativo di colei che è sempre veritiera. Ma com’è nata questa scelta? «A San Miniato Basso quest’anno le nascite sono state pochissime – spiega don Niccolai –. L’unica giovane coppia che avrebbe potuto partecipare al nostro presepe il 26 dicembre deve andare da parenti al Sud. Così si è fatta avanti una famiglia di San Romano, senegalesi, con sei figli e l’ultima di appena quattro mesi: sono molto vicini ad alcune attività della nostra parrocchia e così, pur di confessione diversa, li abbiamo coinvolti. Sappiamo che tutti gli sguardi saranno per loro, ma sarà anche la loro presenza a caricare di significati ancora più belli e profondi il nostro presepe». Gabriella Pasquinucci, responsabile di questa rappresentazione che riunisce ben 150 figurati e che Santa Stefano andrà in scena davanti anche al vescovo Migliavacca e al sindaco Gabbanini, dice: «Siamo davvero contenti che questi nostri amici abbiano accettato, quest’anno sarà più emozionante del solito». Anche perché si passerà, con grande naturalezza – e questo è un segno forte verso l’integrazione – dalla famiglia africana, e quindi di colore, a quella italiana che, invece, sarà nel presepe per la replica del 6 gennaio, giorno dell’Epifania.