Tenore muore, non ha parenti: sepolto grazie ai coristi del Maggio Musicale Fiorentino

La salma del maestro Pedro Rossini, morto il 13 dicembre a 80 anni, era rimasta senza sepoltura all’obitorio di Pistoia perché non c’erano parenti

Pedro Rossini

Pedro Rossini

Pistoia, 16 gennaio 2017 - Il tenore Pedro Rossini ha avuto degna sepoltura grazie all’iniziativa degli artisti del coro del Maggio Musicale Fiorentino, che, con un gesto di umanità e di amicizia, hanno provveduto al funerale e sono anche intervenuti alla cerimonia funebre, tenutasi nella chiesa di Stazione di Montale, cantando in onore del loro collega defunto. La salma del maestro Rossini, che è morto il 13 dicembre scorso a 80 anni, era rimasta per alcune settimane senza sepoltura all’obitorio dell’ospedale di Pistoia perché non c’erano parenti che si potessero occupare del funerale.

Sono stati allora gli artisti del coro del Maggio, venuti a conoscenza della situazione grazie all’articolo de «La Nazione» dello scorso 31 dicembre, a mobilitarsi per garantire a Rossini un servizio funebre utilizzando allo scopo un proprio fondo. Nel frattempo Paolo Paolieri, direttore artistico del Concerto di Badia a Pacciana, si è adoperato perché il funerale e la sepoltura potessero avvenire a Montale dove Rossini e sua moglie Verginia, anche lei deceduta in questi giorni, risiedevano da 40 anni.

La cerimonia funebre nella chiesa di San Giacomo alla Stazione è stata commovente per i canti eseguiti dai coristi del Maggio, per l’omelia del parroco don Enzo Benesperi, per l’Agnus Dei cantato dall’allievo di Rossini, Giampiero Biagini, e per il toccante ricordo del maestro tracciato da Paolo Paolieri.

"Il buon Pedro Rossini è stato colonna portante per moltissimi anni della sezione dei tenori del coro del Maggio Musicale Fiorentino – lo ricorda il baritono Lisandro Guinis – per questo a seguito dall’articolo su La Nazione tutto il collettivo del coro ha ritenuto doveroso intervenire affinché la salma del Maestro Rossini avesse degna sepoltura. Pedro era andato da tempo in pensione, ma nel coro resta di lui un ricordo vivissimo e circolano ancora aneddoti sulle doti della sua voce. Per esempio si racconta che una volta, per scherzo, venne chiamato a cantare un’aria con una tonalità più alta del dovuto e lui la eseguì senza fare una piega".

"Rossini ha dato un contributo fondamentale al Concerto di Badia a Pacciana – dice Paolo Paolieri – facendolo diventare una manifestazione di livello professionistico. Per lui il canto era una missione, quasi una religione".

Un mese dopo la morte di Rossini, è deceduta anche la moglie Verginia, che era da anni malata e che Rossini ha a lungo assistito amorevolmente.