Sporcizia, pericoli e freddo a scuola

Il grido d’allarme delle mamme. I nostri cronisti all’ingresso delle elementare Novelli al Cep

L'ingresso a scuola (foto di Marco Salvini)

L'ingresso a scuola (foto di Marco Salvini)

Pisa, 26 novembre 2015 - Trovare ogni mattina la forza di abbandonare il piumone caldo per andare a scuola è già, di per sè, un’impresa complicata. Una fatica comune che da sempre condividono i bambini e, soprattutto, i loro genitori. Se però l’istituto che li attende è caldo, accogliente e profumato l’atmosfera cambia e forse sedersi ad un banco con gli amici diventa quasi un piacevole passatempo. Non possono certo dire la stessa cosa gli alunni della scuola elementare Novelli del Cep che, al loro ingresso, devono fare i conti non solo con il sonno e la pigrizia. Succede in via Cilea alla scuola primaria Novelli, uno dei sette plessi dell’istituto comprensivo statale Giuseppe Toniolo. Sono le 8.20 e, davanti al cancello dell’ entrata principale, mamme, papà e nonni si ritrovano prima di lasciare i loro figli. Alle loro spalle un campo da calcetto e, nel terreno adiacente, sedie, pali, sacchetti e tavolette in legno abbandonati tra le erbacce alte. A prima vista non è proprio un bel vedere ma l’ottimismo viene totalmente meno una volta osservata con attenzione la struttura. L’ingresso principale al momento è inagibile, la pensilina deve essere ristruttura perché, a causa dell’intonaco staccato, è in preda a calcinacci e crepe.

«È da una settimana che i bimbi non possono entrare dall’ingresso principale perché pericoloso – racconta una mamma – e passano o dalle scale antincendio o, per far prima, da sotto. La stessa vice preside ci ha detto che il sottoscala era inagibile ma, a quanto pare, non è così perché abbiamo visto transitare le maestre». Le fa eco un’altra giovane mamma che aggiunge: «per non parlare del freddo, i termosifoni o sono spenti o sono al minimo, ieri i ragazzi sono stati in classe col giacchetto. I bagni emanano cattivo odore, si possono trovare stracci da dare in terra sopra i termosifoni e la pulizia è peggiorata tanto».

La poca sicurezza va a braccetto con il latente decoro. Nel cortile, poco prima del portone, ci sono tre monitor di computer abbandonati. Tre schermi polverosi lasciati al loro destino in attesa che qualcuno li sposti o, meglio ancora, li porti al centro di smaltimento. Il pavimento è sporco, le tubature scoperte e, davanti alla porta, una rete rotta in metallo ospita sedie, trappole per topi e tavolette. «Umidità, muffa e sporcizia – incalza un’altra signora – accolgono ogni mattina i nostri figli. Le aule e le stanze sono fredde, questa è una scuola a tempo pieno e i nostri figli passano qui la maggior parte delle ore. Ma anche le scale che portano alla ludoteca non sono sicure e non ci sentiamo tranquilli. Tutte le volte che ho parlato con la vicepreside mi ha detto che spetta al Comune sistemare, Comune che ha dato l’appalto ad una ditta di pulizie che non ha risolto la questione sporcizia». Una situazione non più tollerabile e a prova di coraggio.