Ragazzo di 17 anni in ospedale con la meningite: è grave

Frequenta il liceo Pesenti di Cascina. Sono già iniziate le procedure di profilassi a tutti coloro che sono entrati in contatto con il ragazzo nell'ambito scolastico, familiare e sociale

In corsia (foto d'archivio)

In corsia (foto d'archivio)

Cascina (Pisa), 7 febbraio 2015 -  Caso di meningite a Cascina. Dopo la morte del 13enne di Cerreto Guidi, ora anche a Cascina colpisce la malattia del sistema nervoso che spesso porta al decesso. Il caso accertato nell’ex cittadina dell’artigianato è di ‘meningite meningococcica’, cioè l’unica forma che causa epidemie ma l’Asl tranquillizza: “Sono state messe in atto tutte le procedure di profilassi”.

A contrarre la forma di meningite batterica è un ragazzo di 17 anni che frequenta la classe V F dell’istituto superiore statale Antonio Pesenti di Cascina. Al momento, il giovane è ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Cisanello di Pisa e, nonostante le sue condizioni siano stabili, la prognosi è riservata. Le procedure di profilassi sono state tempestivamente effettuate a tutti coloro che sono entrati in contatto per un periodo prolungato con il ragazzo in ambito scolastico, familiare e sociale ma, ancora in molti devono essere avvisati e invitati per l’immunizzazione antibiotica. Il tutto è avvenuto appena appresa la diagnosi grazie ai sanitari dell’igiene e sanità della Asl 5, coordinati dalla dottoressa Emanuela De Franco, in collaborazione con il Comune di Cascina e l’assessore alle politiche culturali, e vice del dirigente scolastico delle stesso istituto Pesenti, Fernando Mellea.

Un caso non isolato: si è appresa infatti la notizia della morte per meningite di un 13enne, Giovanni Locci del comune di Cerreto Guidi. Venerdì 6 le sue condizioni sono precipitate e, dopo il ricovero all’ospedale San Giuseppe, i medici hanno deciso di trasferirlo all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze. E’ mancato il tempo, il piccolo Giovanni è morto. “Su Pisa non ci sono altri casi accertati di meningite - tranquillizza la popolazione Emanuela De Franco, responsabile del coordinamento delle operazioni -. Al momento abbiamo effettuato le procedure di profilassi ai compagni di classe del ragazzo, ai suoi insegnanti, al personale con cui è stato a stretto contatto e a coloro che gli hanno prestato le cure compresi quelli che lo hanno accompagnato nel trasporto in ambulanza. In tutto circa 50 persone. Inoltre - aggiunge -, abbiamo contattato la palestra che il giovane stava frequentando per raggiungere le persone che si allenavano ai suoi stessi orari. Si parla di circa 100 persone che saranno invitate a avviare la stessa procedura. Abbiamo preferito recarci con tre medici direttamente nella struttura scolastica così da informare gli studenti e rispondere alle loro domande e curiosità”.

“Sono stata avvisata subito della situazione in cui si trova l’alunno della nostra scuola - commenta la dirigente del Pesenti Ivana Savino -. Voglio ringraziare i medici che si sono prodigati ad effettuare con tempestività e professionalità le procedure necessarie e, a nome di tutta la scuola, mandiamo un abbraccio al ragazzo e a tutta la sua famiglia”. Chiunque ritenga di aver avuto contatti ravvicinati e prolungati con il diciassettenne affetto da meningite, può rivolgersi ai medici del dipartimento di Prevenzione ASL 5 per informazioni ed eventuale profilassi. I numeri da chiamare sono: ASL 050.954111, dottor Piero Cibeca 339.7066318, dottor Alberto Del Forno 338.9461407 o la dottoressa Elena Griesi 331.3272624. Le autorità invitano comunque a non allarmarsi dato che per contrarre la forma di meningite diagnostica è necessario stare molte ore a contatto con colui che è stato affetto.