Scandalo del latte in polvere, chiuse le indagini: 23 indagati

Le accuse sono di corruzione in concorso e false fatturazioni

Un pediatra

Un pediatra

Pisa, 3 febbraio 2016 - Notificato l'avviso di chiusura indagini a carico di 23 persone indagate per corruzione in concorso e false fatturazioni nell'inchiesta dei carabinieri del Nas sul latte in polvere che nel novembre 2014 coinvolse pediatri, dirigenti d'azienda e agenti di viaggio in diverse parti d'Italia. 

I medici sono accusati dalla Procura della Repubblica di Pisa di avere favorito alcune aziende farmaceutiche inducendo i loro pazienti ad acquistare determinati prodotti piuttosto che altri. L'indagine scattò in seguito a una segnalazione anonima ai Nas di Livorno giunta nel giugno 2014 e culminò il successivo 21 novembre con l'arresto di numerosi professionisti. Secondo l'accusa i pediatri 'sponsorizzavano' alcuni tipi di latte in polvere al posto di altri in cambio di benefit e altri regali. Ora i difensori hanno venti giorni di tempo per fare le loro osservazioni e poi la Procura farà le sue eventuali richieste di rinvio a giudizio.

Gli indagati sono Michele Masini, direttore vendite della Dmf, Vincenzo Ruotolo, coordinatore degli informatori scientifici della Dfm, Dario Boldrini e Valter Gandini, informatori scientifici Dfm, Gianni Panessa, informatore parafarmaceutico della Mellin, Giuliano Biagi, informatore parafarmaceutico della Humana, i titolari due due agenzie di viaggio pisane Patrizia Ulivieri, Roberto Pasqui ed Elena Bacciardi e i pediatri Maurizio Petri, Fabio Moretti, Marco Granchi, Claudio Ghionzoli, Renato Cicchiello, Gian Piero Cassano, Marco Marsili, Luca Burchi, Alessandro Costagliola, Amerigo Celandroni, Alberto Colombini, Giovanni Lenzi, Donella Prosperi e Alessandro Marini.