Investito da pirata della strada, morto il sedicenne: arrestato il motociclista / FOTO

Non ce l'ha fatta il giovanissimo investito alla periferia di Carrara. Donati gli organi

La zona dell'incidente (Foto Delia). Nel riquadro la vittima

La zona dell'incidente (Foto Delia). Nel riquadro la vittima

Carrara, 19 maggio 2017 - Muore un giovane sull’Aurelia travolto da una moto pirata. E nella notte tra giovedì e venerdì il presunto pirata della strada è stato arrestato. L'uomo, 37 anni, ha ammesso le sue colpe, che poi ha ribadito nel successivo interrogatorio davanti al pm. Dopo l’urto il motociclista, che era in sella a uno Yamaha Majestic 125 pare si sia fermato: ma invece di soccorrere il ragazzino di 16 anni a cui ha strappato la vita, ha raccolto i pezzi dello scooter che erano caduti e poi è ripartito a folle velocità. La vittima stava tornando a casa dopo una mattinata a scuola, ma una moto lo ha fatto volare e per il ragazzo non c’è più stato scampo. Giovedì poco prima delle 13 sull’Aurelia nei pressi di Battilana un ragazzo di 16 anni, Alessio Zanetti, ha perso la vita. Lo studente, allievo di quinta ginnasio del Liceo classico Repetti, era appena sceso dal pullman che tutti i giorni lo portava a casa a Battilana.

Dopo aver attraversato la strada e raggiunto il lato mare dell’Aurelia, il ragazzo ha percorso qualche metro sul ciglio della Statale per raggiungere il sottopasso che conduce a Battilana. Invece una moto, uno scooter di grossa cilindrata, che proveniva da Sarzana verso Massa lo ha travolto prendendolo di spalle e facendolo volare per qualche metro.

Dal violento urto Alessio Zanetti ha colpito la testa sul selciato e non ha più ripreso i sensi. Alcuni presenti hanno visto l’accaduto e vedendo la moto che si fermava hanno pensato che il centauro provvedesse, come loro, ai soccorsi. Invece dai racconti di alcuni testimoni pare che questo abbia raccolto i pezzi che lo scooter aveva perso dall’urto e, risalendo a bordo, abbia poi ripreso la strada dileguandosi.

Sul posto oltre alle forze dell’ordine, la polizia municipale che ha provveduto ai rilievi previsti dalla legge.

Immediato l’arrivo dei soccorsi del 118 che hanno portato il ragazzo al Noa, ancora vivo. Subito tuttavia si sono capite le condizioni disperate del giovane. Nell’ospedale unico, un pomeriggio di lotta contro la morte: nel reparto di terapia intensiva il ragazzo è stato intubato e i medici dell’Unità operativa hanno fatto di tutto per salvarlo. Solo in tarda serata la dichiarazione di morte cerebrale e l’espianto degli organi avallato dai familiari distrutti. Il padre Giampiero ha un’impresa edile, la madre è molto conosciuta a Battilana.

Alessio Zanetti, raccontano i compagni e quanti lo conoscevano, era un ragazzo piuttosto riservato: lontano dai miti dei motorini e delle feste tipici dei sedicenni. Amava stare in casa e leggere: grande la passione per la storia, le biografie di personaggi importanti e gli orologi.

La notizia si è divulgata dapprima su whatsapp: dopo aver letto sul sito internet della Nazione dell’incidente, i ragazzi del «Repetti» si sono precipitati al Noa, per verificare che non si trattasse di quel compagno di classe un po’ chiuso, riservato, ma sempre molto amato, di quell’amore e e quell’amicizia che solo a sedici anni si sanno dimostrare. Adesso resta soltanto il silenzio di un classe che ha perso il suo compagno gentile e di una famiglia distrutta da un dolore che non troverà mai tregua.

"Interpretando il sentimento della città e dell'amministrazione comunale, ho voluto esprimere personalmente i sensi del profondo cordoglio e della vicinanza alla famiglia di Alessio Zanetti affranta per la tragica fine del loro ragazzo e per le circostanze terribili nella quale la stessa è avvenuta": così il sindaco Angelo Zubbani commenta la tragedia stradale avvenuta ieri. "Sentimenti a cui - aggiunge il sindaco -, fin da subito, si era accompagnato lo sgomento e l'indignazione per il comportamento inqualificabile e assurdo del suo investitore. Al tal proposito voglio pubblicamente riconoscere i grandi meriti che vanno rivolti alla polizia municipale e alla compagnia dei carabinieri di Carrara per la professionalità e la competenza con le quali hanno saputo svolgere le delicate indagini che hanno portato all'individuazione del responsabile della tragica scomparsa di Alessio per assicurarlo al giudizio della magistratura nel giro di poche ore".